CASTELLAMMARE - Disoccupato, vedovo e padre di tre figli, Antonio Federico, consigliere comunale, sarà tra i seimila che sperano di guadagnarsi un posto al comune di...
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«Ho fatto tanti mestieri - spiega Federico -. Sono stato vigile stagionale a Sant'Antonio Abate, prima ho lavorato un anno alla Multiservizi di Castellammare per essere poi licenziato dalla sera alla mattina. Ora mi arrangio con quello che riesco a fare». Da tre anni Federico è vedovo, vive con i suoceri e può ambire a un posto fisso a 47 anni grazie al bando che non ha posto limiti di età. «Sono anch'io un cittadino italiano? Quando mi hanno chiuso la porta in faccia e assunto altre persone - è il suo sfogo amaro - non ho avuto diritti da poter avanzare, ora partecipare a questo concorso è per me un'opportunità cui non voglio rinunciare. Il ruolo di consigliere comunale non è incompatibile con il concorso».
Federico, eletto nella lista «Solo per Castellammare», è stato consigliere anche tra il 2010 e il 2012 e fu il primo dei non eletti alla tornata elettorale del 2016. I suoi consensi partono dal basso, dal lavoro sui territori e il suo non è un volto nuovo della politica, come invece lo sono quelli dei colleghi Nicola De Filippo di Forza Italia e Vincenza Maresca eletta nella lista «Cimmino sindaco».
De Filippo, padre di una bambina, non è precario. È amministratore di condominio ma diventare dipendente comunale a 38 anni darebbe una sicurezza economica diversa a se stesso e alla sua famiglia. Così come per Enza Maresca, 48 anni, mamma e moglie. Ha invece rinunciato al concorso l'assessore al bilancio Stefania Amato, che era stata ammessa, così come i tre consiglieri, alle prove preselettive che si terranno tra l'11 e il 19 ottobre all'Università della Pizza a Vico Equense.
La partecipazione dei tre politici ha comunque suscitato polemiche. L'attacco più duro arriva dal Movimento Cinque Stelle. «Devono lasciare l'aula consiliare - afferma il consigliere Francesco Nappi -. Chi ricopre un ruolo istituzionale deve dare l'esempio e deve fugare ogni dubbio sulla propria condotta. L'assessore ha fatto un passo indietro, bene! Ha fatto ciò che era opportuno e necessario. Mi auguro che lo stesso facciano anche i consiglieri. Diversamente, è opportuno che si dimettano ora e non dopo aver eventualmente superato la prima prova. Lo devono, per trasparenza, ai cittadini stabiesi ed ai loro elettori. Questa maggioranza non smette mai di meravigliarmi».
Getta invece acqua sul fuoco il sindaco Cimmino. «Non capisco il clima di ombre e sospetti che si prova ad alimentare sulla partecipazione di alcuni consiglieri. Un concorso pubblico al Comune di Castellammare di Stabia mancava da ben 35 anni - spiega Cimmino - e il loro ruolo non è incompatibile. Si tratta di una procedura del tutto trasparente, senza corsie preferenziali, gestita da una società esterna al Comune. Non posso che fare un in bocca al lupo a tutti i partecipanti. Sarà una svolta storica».
I posti a disposizione saranno inizialmente ventuno, poi la graduatoria andrà a scorrimento a seconda dei ruoli di cui il Comune, attualmente in sottorganico, avrà bisogno fino a pescare altre sessanta unità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino