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Hanno approfittato di un guasto all'illuminazione pubblica e dell'assenza di telecamere per mettere a segno dieci furti di automobili in un paio d'ore. Siamo in piazza Matteotti, pieno centro di Castellammare di Stabia, a due passi dalla stazione ferroviaria e a poche decine di metri dalla frequentatissima villa comunale. Quel che è accaduto nella serata di lunedì ha dell'incredibile. Tra le 23 e l'una di notte, sono letteralmente sparite dieci automobili parcheggiate in strada. Quasi tutte Fiat 500 e Panda, erano in sosta tra la piazza della ferrovia e il corso Vittorio Emanuele, due strade che ormai da settimane sono completamente al buio, come denunciato più volte dai residenti. «Ormai è pericoloso anche attraversare la strada di sera» scrivono sui social alcuni abitanti del quartiere a ridosso del lungomare. «Siamo al buio anche in via Denza» scrivono altri. «Manutenzione zero ovunque, lampade non sostituite da anni e si iniziano a notare lampioni spenti anche in villa comunale» sottolinea un altro utente social.
Tra le auto portate via c'è anche la 500 L del sindaco di Gragnano, Nello D'Auria, che era a cena a casa di amici in zona e che ha trovato l'amara sorpresa dopo aver trascorso la serata insieme ad alcuni conoscenti. Tra le dieci denunce raccolte da carabinieri e polizia, c'è anche quella del primo cittadino gragnanese, che ha subito il furto dell'automobile in un lasso di tempo molto breve, quando i negozi erano ormai chiusi, ma le strade non erano ancora completamente deserte.
Altre dieci auto erano state rubate in una sola notte anche la scorsa settimana sempre a Castellammare di Stabia, ma in quel caso in via Annunziatella, nella periferia nord della città delle acque. Tra la tarda serata e la notte, a sparire furono dieci vetture parcheggiate in strada, quasi tutte marca Fiat e alcuni suv. Auto «pregiate» sul mercato nero dei pezzi di ricambio, molto spesso rubate su ordinazione, come emerso nel corso di un'inchiesta che ha portato a scoprire un mercato parallelo dell'usato che si muove attorno ad alcuni rivenditori autorizzati. Anche in quel caso, a facilitare l'azione dei ladri, ha contribuito la totale assenza di illuminazione pubblica a causa di un guasto ai lampioni che all'Annunziatella è stato segnalato ormai da settimane.
Secondo gli investigatori, dietro ai raid delle ultime settimane si nasconderebbe una vera e propria squadra di ladri, una banda che individua la zona da colpire in maniera precisa e che sceglie strade isolate o buie per mettere a segno furti in serie e poi sparire nella notte. Una volta disabilitati gli impianti gps presenti sulle automobili, i ladri mettono in moto e fuggono facilmente.
Tra l'area stabiese e i centri dei monti Lattari, nell'ultimo mese sono state rubate circa un centinaio di automobili che erano state parcheggiate in strada. Quasi tutte utilitarie Fiat e Lancia, una decina di suv, vetture che erano state lasciate nei pressi di abitazioni, in quartieri residenziali solitamente tranquilli, ma dove spesso scarseggiano le telecamere di videosorveglianza. Come accaduto a Castellammare nelle ultime settimane, dove le strade prese di mira sono prive di impianti oppure gli occhi elettronici presenti non funzionano.
È impressionante la rapidità con la quale entrano in azione i ladri, che in pochissimi minuti riescono ad aprire lo sportello, disabilitare eventuali allarmi e gps, mettere in moto e fuggire. Per la serialità con cui vengono messi a segno i furti, è chiaro che si tratti di veri e propri «professionisti», dotati anche di strumenti tecnologici che bloccano i sistemi elettronici delle automobili. Nelle scorse settimane, alcuni furti erano stati segnalati anche nel Vesuviano, ma ha davvero dell'incredibile l'ondata che ha colpito Castellammare di Stabia e dintorni negli ultimi giorni.
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