Il centro Serapide cambia contratto ai suoi lavoratori: la Fp Cgil proclama lo stato di agitazione

Il centro Serapide cambia contratto ai suoi lavoratori: la Fp Cgil proclama lo stato di agitazione
«In assenza di qualsiasi riscontro che consenta rapidamente di arrivare ad una smentita da parte dell’azienda si procederà ad indire lo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«In assenza di qualsiasi riscontro che consenta rapidamente di arrivare ad una smentita da parte dell’azienda si procederà ad indire lo sciopero»

Proclamano lo stato di agitazione la Fp Cgil area metropolitana di Napoli e la rappresentanza sindacale aziendale dei lavoratori di centro Serapide Spa e di cooperativa Emilia, dopo che l'azienda ha deciso di cambiare il contratto nazionale agli oltre 500 lavoratori portandoli dal Ccnl Sanità Privata al Ccnl Aias.

Nella lettera inviata alle istituzioni, la Fp Cgil spiega che non esiste «alcuna motivazione al cambio di contratto» dato atto che l’azienda negli ultimi 10 anni ha prodotto oltre 10 milioni di euro di utili.

«Abbiamo verificato i bilanci», spiega Marco D’Acunto, segretario con delega alla sanità privata della Fp Cgil Area Metropolitana di Napoli, «non esistono problematiche economiche dell’azienda. Le lavoratrici ed i lavoratori hanno atteso per 14 lunghi anni il rinnovo del CCNL Sanità Privata che l’Azienda non ha nemmeno onorato in toto. Adesso non possono essere beffati vedendoselo sostituire con un contratto nazionale a ribasso che alimenta l’odioso fenomeno del dumping contrattuale».

Monta la rabbia tra le lavoratrici ed i lavoratori che si ritengono colpiti e mortificati e che da oggi, 20 settembre, procederanno con l’esposizione delle bandiere del sindacato davanti tutte le dieci strutture dell’azienda e con un volantinaggio per informare pazienti e loro familiari di quanto sta accadendo.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino