Chiama il 113: «Mi uccido», trovato e salvato in extremis

Chiama il 113: «Mi uccido», trovato e salvato in extremis
Un imprenditore di Palma Campania, in difficoltà economiche, tenta il suicidio ma è salvato dalla della polizia. Prima di farla finita, infatti, l'uomo aveva...

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Un imprenditore di Palma Campania, in difficoltà economiche, tenta il suicidio ma è salvato dalla della polizia. Prima di farla finita, infatti, l'uomo aveva avvertito le forze dell'ordine, tramite il 113, raccontando la sua storia e i sui proponimenti di suicidio fortunatamente bloccati da un'azione coordinata tra la sala operativa della Questura di Napoli e il commissariato di polizia di San Giuseppe Vesuviano. L'uomo, 37 anni, titolare di un'azienda di abbigliamento in grave crisi economica, aveva deciso di togliersi la vita in una maniera pericolosa per quanti gli fossero capitati intorno. Aveva caricato nella sua auto, una Peugeot, due bombole di gas da cucina. L'intento, quello di aprirle in un luogo appartato per poi assopirsi fino alla morte. Ma forse non era così deciso, ha avuto paura. E così, prima di portare a termine il suo piano ha voluto chiamare il 113.


IL TELEFONINO

Al centro operativo della Questura UPG Soccorso Pubblico, diretto dalla dottoressa Francesca Fava, appena ricevuta la prima chiamata, l'operatore ha subito tentato di far desistere l'uomo dall'assurdo gesto. Con calma e professionalità ha raccolto il suo sfogo cercando di tenerlo il più possibile in linea. Nel frattempo altri colleghi hanno cercato di captare il segnale del telefonino, attraverso le cellule dei ripetitori, nel tentativo di raggiungerlo. I poliziotti sono riusciti a capire che l'imprenditore si trovava nei pressi del comune di Sarno ma era in movimento costante. Poi la chiusura della telefonata. Dalla sala operativa hanno, invano, tentato di mettersi in contatto nuovamente con l'uomo che non rispondeva più al telefono. È partita così un'intensa ricerca, attraverso le cellule dei telefonini che ha portato all'individuazione dell'imprenditore in via Vasca al Pianillo, nel comune di San Giuseppe Vesuviano. È così che è stata allertata una volante del commissariato diretto dal vicequestore Maurizio D'Antonio. In un attimo i poliziotti sono giunti sul posto trovando l'uomo all'interno della sua Peugeot, chiuso a chiave e privo di sensi. Senza perdersi d'animo, con una mazza di ferro, hanno rotto il vetro ed estratto l'uomo dall'autovettura ormai invasa dal gas cercando di evitare scintille che avrebbero potuto innescare un'esplosione. Sul posto sono poi immediatamente arrivati i medici del 118 che sono riusciti a rianimare l'imprenditore e salvargli la vita. Trasferito al pronto soccorso, è ora fuori pericolo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino