«La bidella è ammalata e oggi non si entra in classe». Suonava più o meno così l’invito rivolto ieri mattina alle mamme della scuola...
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«Ieri i bambini avrebbero dovuto iniziare a mangiare a scuola - dice Sergio Marlino, un papà - ma tutto è stato interrotto in seguito all’assenza della collaboratrice scolastica, che si occupa anche di seguire i bimbi durante i pasti insieme alle docenti. Purtroppo ieri mia moglie e le altre mamme, appena arrivate a scuola, si sono sentite dire che si era creata questa difficoltà e che avevano fatto richiesta al Comune per far arrivare una sostituzione del personale assente». In realtà le difficoltà per i piccoli della Cimarosa non si esauriscono nell’amara sorpresa di ieri mattina. «Due maestre sono arrivate dopo due settimane dall’avvio del nuovo anno - fanno sapere i genitori - e questo è stato il motivo del ritardo nella partenza della refezione, che doveva cominciare lunedì». Anche per un’altra mamma lavoratrice, ieri, lo spiacevole imprevisto: «Dopo aver raggiunto l’ingresso insieme a mio figlio - racconta - ho visto altri genitori che erano fuori le aule con i loro bambini e quando ho chiesto spiegazioni, mi è stato risposto che la bidella era influenzata e che erano in attesa di notizie dal Comune. A quel punto abbiamo capito che spettava a noi la scelta se andare via o meno».
Il problema riguarda tutte le scuole comunali della prima Municipalità, come spiega il presidente Francesco De Giovanni, che da settimane invia note al Comune sui disagi della Cimarosa e degli altri plessi. «Sono 20 giorni che segnalo la problematica - dice - tante scuole, tra cui la Agazzi, ci hanno avvisato che rischiano di chiudere per carenza di personale. La Municipalità gestisce la rotazione di queste figure, ma non possiamo togliere unità da una scuola per metterle in un’altra, perché così resterebbero scoperte entrambe. Chiediamo al Comune la possibilità di attingere da una società esterna per questi profili professionali nei casi di emergenza, come quello del secondo circolo, perché altrimenti si decida di eliminare le scuole comunali».
Dal canto suo l’assessore comunale all’Istruzione Annamaria Palmieri assicura: «Convocherà un tavolo urgente con la Napoli servizi per chiedere ulteriori unità per la Cimarosa. Fermo restando che gli enti locali sono ridotti nelle condizioni di non potere assumere, poiché il personale va in pensione e non lo possiamo sostituire. Questo tema riguarda le scuole di tutta Italia, poiché non si fanno concorsi per il personale ausiliario da trent’anni, tanto che noi abbiamo dovuto reperirlo dalla Napoli servizi. Siamo di fronte a un’emergenza nell’emergenza - conclude - dove agli enti locali non viene permesso di fornire i servizi essenziali». Intanto il rischio è che anche questa mattina i bambini saranno costretti a rimanere a casa, perché a scuola manca l’unica bide Leggi l'articolo completo su
Il Mattino