Cimiteri off limits dal primo novembre: il Comune precetta i lavoratori, è caos

Cimiteri off limits dal primo novembre: il Comune precetta i lavoratori, è caos
«Uso distorto della prerogativa sindacale dell’assemblea», con «massimo disagio per l’utenza». In altre parole: in quei giorni è...

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«Uso distorto della prerogativa sindacale dell’assemblea», con «massimo disagio per l’utenza». In altre parole: in quei giorni è prevista una enorme concentrazione di cittadini nei cimiteri e quel periodo è troppo delicato perché i dipendenti si fermino. Con questa motivazione il Comune di Napoli ha invocato l’annullamento delle assemblee indette dai sindacati CSA RAl e CISL FP per i lavoratori del settore cimiteriale per i giorni dall’1 al 4 novembre, spostandole al 5 novembre. Una decisione che però non è stata accolta dai sindacati, che sono disposti alla revoca ma solo a patto che si raggiunga un accordo durante l’incontro con l’Amministrazione comunale il 31 ottobre. In caso contrario, incroceranno le braccia: durante i giorni dell’assemblea si limiteranno soltanto all’apertura e alla chiusura dei cancelli.  

I SINDACATI 
«Il 31 ottobre incontreremo il neo vicesindaco Panini, ma per farci revocare l’assemblea si dovrà trovare un accordo su tutte le problematiche che porteremo su quel tavolo». Francesco Canfora e Salvatore Mauro, coordinatore aziendale con delega ai Cimiteri e componente di segreteria del Csa, ripercorrono le fasi che hanno portato allo scontro col Comune. «L’assemblea di comparto è stata fissata dall’1 al 4 novembre, la dirigenza del servizio Cimiteri non ci ha mai convocato e ci ha informato con una nota che sarebbe opportuno spostare tutto al 5 – dicono i sindacalisti - Panini ci ha fatto sapere che sono stati raddoppiati i 10mila euro previsti per pagare gli straordinari agli oltre 150 dipendenti che saranno al lavoro quel giorno, ovvero circa 130 euro a testa, ma noi chiediamo il ripristino delle turnazioni soppresse, il pagamento del P.I.P., l’adeguamento del vestiario, la modifica degli orari di apertura al pubblico degli uffici e la manutenzione dei cimiteri, il rispetto dei protocolli precedentemente firmati. Nel caso non si raggiungesse un accordo, chiederemo scusa soltanto ai cittadini napoletani per i disagi che dovranno sopportare e che sono imputabili al dirigente dei cimiteri che non ha mai voluto trattare i problemi col sindacato». 
STOP ALLE CREMAZIONI 

E, durante il Ponte dei Morti, non sarà nemmeno possibile portare le ceneri dei defunti nei cimiteri. Il problema nasce dalla decisione del Comune di Napoli che ha sospeso dal 29 ottobre al 4 novembre le operazioni di Polizia Mortuaria, trasferimento di resti mortali e introduzioni delle ceneri, mentre non ci saranno variazioni per le salme non cremate. «Se qualcuno avesse intenzione di morire in questi giorni, sarebbe meglio pazientare un po’ e aspettare dopo il weekend – commentano ironicamente Gennaro Tammaro e Alessio Salvato del sindacato Efi (Eccellenza Funeraria Italiana) – la scelta del Comune è folle. Perché - si chiedono - si fermano le ceneri, che tanto per questa amministrazione possono restare stipate da qualche parte, mentre sono permesse le altre operazioni cimiteriali, che hanno un impatto ben diverso sull’ambiente? Se l’intenzione è decongestionare i flussi da e per i cimiteri, è illogico fare la distinzione tra morti di serie A e di serie B. E, soprattutto, il Comune dovrebbe ricordare che le persone non decidono quando morire». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino