Il cinema per raccontare l'Italia ai detenuti del carcere di Poggioreale. Da classici come “I soliti ignoti” e “Le mani sulla città”...
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«Oltre ad avere riaperto e difeso vecchie sale di città e aver insistito sul valore e la bellezza del cinema all'aperto nei parchi pubblici - dice Roberto D'Avascio, presidente di Arci Movie - negli ultimi anni la nostra associazione sta lavorando molto per portare la possibilità del cinema in luoghi ancora più difficili e lontani come le carceri. Sempre con l'obiettivo di riattivare forme di educazione e di socialità attraverso la cultura».
La rassegna è dedicata ad una serie di opere del cinema italiano dagli anni Cinquanta ai giorni nostri, capaci di raccontare il nostro Paese, le sue crisi e i suoi malesseri sociali, anche con il tono leggero della commedia. L'attività di proiezione in carcere sarà sempre preceduta da una introduzione critica del film e del periodo storico in cui sono ambientati e sarà seguita da un dibattito con i detenuti ai quali sarà chiesto di scrivere dei testi sulla loro esperienza.
Tra gli ospiti, Lucia Fortini assessore regionale all'Istruzione e alle Politiche sociali (che presenterà il progetto il 10 maggio), Titta Fiore presidente della Film Commission Regione Campania, l'attore Marzio Honorato, lo storico Guido D'Agostino, il cantautore Nelson, lo scrittore Gabriele Frasca, i docenti universitari Anna Masecchia e Gennaro Carillo, Rosaria Troisi, sorella di Massimo Troisi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino