Napoli, il tampone sospeso fa tappa al Duomo: test per 5mila persone da ogni quartiere

Napoli, il tampone sospeso fa tappa al Duomo: test per 5mila persone da ogni quartiere
Sono già cinquemila i cittadini che in queste settimane – e nei diversi quartieri della città – hanno deciso di usufruire del «tampone...

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Sono già cinquemila i cittadini che in queste settimane – e nei diversi quartieri della città – hanno deciso di usufruire del «tampone sospeso». Dalla Sanità, a Scampia ed oggi al centro storico nella sala dei catecumeni del Duomo di Napoli l'iniziativa, promossa dall'associazione «Sanità diritti in salute» in collaborazione con l'Arcidiocesi di Napoli, la Clinica Mediterranea e l'Associazione di giovani imprenditori Uniti nel cuore, è stata accolta da numerosi consensi tra le fasce meno abbienti della popolazione. Decine di persone, a volte interi nuclei familiari, che non potendo sostenere i costi dell'analisi nei centri convenzionati non hanno avuto altre alternative. «Sono venuti da ogni quartiere della città – afferma la vicepresidente dell'associazione Giada Filippetti – e questo ci ha riempiti di gioia e soddisfazione. È importante per noi essere al fianco della gente che mai come in questo momento, necessita di iniziative del genere che si prendano cura della loro salute. Ci approssimiamo al natale ed è giusto che ognuno metta in sicurezza se stesso ed i propri cari». 

Proprio questo infatti, è l'obiettivo principale di questa nuova campagna di screening. Un controllo su base volontaria di chi, pur di rivedere un proprio caro in queste settimane di festività, non ha esitato a farsi avanti per sottoporsi a questo esame così importante. «Invitiamo tutti a farlo – dichiara il presidente dell'associazione “Sanità diritti in salute” Angelo Melone – perchè dobbiamo evitare il diffondersi del contagio in vista dell'inverno. Oggi ringraziamo l'arcidiocesi ed il cardinale Crescenzio Sepe, per la concessione di questi spazi in cui abbiamo allestito il nostro piccolo laboratorio di analisi. Un momento importante di incontro e confronto con la cittadinanza, oltre che di occasione utile a ribadire il rispetto delle norme anti-covid. Anche per questo abbiamo deciso di non fermarci qui e di procedere con una prossima tappa, stavolta nella chiesa dell'Immacolata a Nola, per essere presenti in più comuni. I nostri comportamenti e la nostra disciplina, sono le uniche armi che abbiamo al momento per difendere noi stessi e quelli che amiamo». 

 

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Il Mattino