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C'è la Circumvesuviana, sempre più maglia nera delle ferrovie italiane, seppure con investimenti che dovrebbero invertire la tendenza, ma c'è anche la fuga dei cittadini dai mezzi pubblici e, soprattutto, un divario notevole tra Nord e Sud sia per la qualità che per la quantità dei servizi offerti. Il nuovo rapporto Pendolaria di Legambiente, che come ogni anno scatta la fotografia del trasporto pubblico in Italia, conferma lo stato di difficoltà in cui si trovano treni e infrastrutture ferroviarie della Campania: ritardi quotidiani, vetture troppo vecchie, inefficienze.
Anche nel 2023, dunque, alla Circumvesuviana viene assegnato il triste primato di rete peggiore. La linea controllata da Eav vince sulla Roma-Lido, ora ribattezzata Metromare, e su altre linee italiane. Pesano i numerosi episodi dell'ultimo anno: i deragliamenti, le corse soppresse, gli impianti mal funzionanti. «La situazione più drammatica riguarda il taglio al servizio che ha superato il 10% rispetto al 2010», viene spiegato nel dossier, dove però viene aggiunto che «qualcosa in positivo si sta muovendo, con investimenti consistenti da parte della Regione Campania per il rinnovo del parco rotabile; 40 treni in costruzione e una gara in previsione per altri 40/50 treni nuovi». La Circum brutto anatroccolo si ripresenta da una decina di anni, tanto che il presidente Eav Umberto De Gregorio spiega: «Cosa è cambiato? Oggi abbiamo messo in campo tutte le opere programmatiche per trasformare la ferrovia, i cui effetti si vedranno nei prossimi anni, dal risanamento finanziario ai nuovi treni, fino al rinnovamento di gallerie e ponti. Abbiamo 50 cantieri aperti e fatto mille nuove assunzioni. Noi abbiamo fatto il possibile senza risparmiarci in alcun senso, assumendoci responsabilità e lavorando sodo».
Severino Nappi della Lega e Vincenzo Ciampi dei Cinque Stelle se la prendono con la Regione, il portavoce dei pendolari Enzo Ciniglio parla di «un dato sconfortante che ha contribuito alla perdita di oltre il 40% di viaggiatori», ma a preoccupare ancora di più è il fatto che al di là della Circumvesuviana la situazione non è migliore.
Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania, commenta: «La ricetta per rendere migliori e più semplici gli spostamenti è quella delle migliori esperienze europee e nazionali: ferrovie suburbane, tranvie moderne e metropolitane efficienti ed efficaci, integrate con il servizio di adduzione locale su gomma e la shared mobility, con una rete di percorsi ciclabili e di aree urbane pedonali e di zone 30. Insomma, è necessario cambiare la mobilità in Italia e in Campania». E Alfonso Langella, segretario di Cisl Trasporti in Campania, lancia l'allarme sui fondi europei: «Si faccia in fretta a invertire la rotta, perché anche il treno del Pnrr sta passando e rischia di essere davvero l'ultimo». Nel rapporto, infine, Legambiente cita le opere utili al Sud e menziona il nuovo collegamento Afragola-metro, con una gara del valore di oltre 2 miliardi di euro, che prevede anche l'acquisto di 30 treni. Consentirà di collegare la stazione ad alta velocità di Afragola a quella di Piazza Garibaldi a Napoli, l'aeroporto di Capodichino, Piazza Carlo III. Si stimano circa 200mila viaggiatori al giorno e oltre 400 milioni l'anno.
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