Le stazioni riaprono, i treni tornano a passare, forse qualche corsa sarà comunque soppressa ma per la consueta mancanza di materiale rotabile, non a causa...
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Rifiutando lo straordinario, i dipendenti hanno costretto l'azienda a chiudere intere linee, perché l'organico ridotto non consente di coprire tutti i turni. Risultato: due giorni di caos, con gli utenti passati dalle banchine delle stazioni ai marciapiedi dei centri del Vesuviano, in attesa di navette sostitutive arrivate tra mille difficoltà e molti ritardi. In ballo ci sono alcuni bonus e il riconoscimento di livelli parametrali. In pratica, soldi in più alla fine del mese. L'Eav, infatti, ha riorganizzato l'intero personale e, quando si è trattato di affrontare quelli dell'area circolazione ha trovato molti ostacoli. Secondo il presidente Eav Umberto De Gregorio e il governatore Vincenzo De Luca, i lavoratori chiedevano addirittura fino a 350 euro in più al mese. Ma i dipendenti hanno poi smentito, spiegando ieri, in un comunicato, che «le richieste dei lavoratori consistono in 10 punti parametrali che portano un beneficio di 35 euro netti al mese». Una guerra di cifre, insomma. Di certo, ieri si è assistito anche ad una spaccatura del fronte sindacale, con la Confail che ha preso le distanze dalla protesta: «Invitiamo i colleghi a ragionare». Dal canto suo, De Gregorio ha lanciato un appello («Propongo un atto di responsabilità») che è stato accolto: oggi riprende il dialogo e, soprattutto, riprende il servizio.
Ma quella di ieri è stata un'altra giornata terribile per chi ha cercato di spostarsi con i mezzi pubblici. L'Eav ha messo a disposizione anche più pullman, potenziando gli orari ma in tanti hanno sostenuto che alcuni autisti non conoscevano nemmeno la strada, chiedevano indicazioni agli stessi viaggiatori. A raccontarlo è Enzo Ciniglio, portavoce del comitato dei pendolari: «Ci hanno segnalato che alcune fermate sono state saltate, che alcuni tragitti sono stati cambiati. Gli autobus non hanno risolto il problema, hanno solo aumentato il traffico già congestionato dei Comuni vesuviani. Chiediamo il commissariamento dell'Eav». Le storie del disagio sono centinaia: alcune circolavano sui social, altre venivano spiegate ad alta voce in strada dai passeggeri che inveivano contro un interlocutore fantasma, visto che nessuno dell'azienda passava a dare loro informazioni. Ogni pullman era preso d'assalto: qualcuno ha avvertito anche dei malori, favoriti da una giornata piuttosto calda e da mezzi non certo attrezzati con aria condizionata. I cantieri, le rotonde, gli incroci: tutto concorreva a rendere complicato il percorso. Hanno alzato la voce anche i sindaci, chiedendo l'intervento del Prefetto: lo hanno fatto quelli di Ottaviano, Sant'Anastasia, Cercola, Somma Vesuviana. Ora tutti sperano che la trattativa tra Eav e sindacati finisca con una stretta di mano ed un accordo che soddisfi tutti. Se non sarà così, da lunedì sarà di nuovo caos. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino