Clandestini a bordo, nave bloccata nel porto di Napoli fino ai test Covid

Clandestini a bordo, nave bloccata nel porto di Napoli fino ai test Covid
Allarme clandestini nel porto di Napoli. È scattato domenica pomeriggio intorno alle 14,15 quando il comandante della Alf Pollak, una moderna supernave di Tirrenia, in...

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Allarme clandestini nel porto di Napoli. È scattato domenica pomeriggio intorno alle 14,15 quando il comandante della Alf Pollak, una moderna supernave di Tirrenia, in avvicinamento al porto di Napoli, ha segnalato la presenza a bordo di sei clandestini scoperti in uno dei garage. Cinque cittadini del Sudan e un libico che probabilmente hanno eluso i controlli nel porto di Catania sono riusciti a salire sulla nave o nel bagagliaio di qualche auto oppure aggrappati ai telai di qualche Tir. Una pratica, questa, pericolosissima ma usata spesso per sfuggire ai controlli della polizia di frontiera anche a costo di rimetterci la vita.


«Non appena ricevuta la segnalazione - spiega l'ammiraglio Pietro Vella, direttore marittimo della Campania - è scattato un cordone di sicurezza intorno alla nave che ha coinvolto anche la sanità marittima per i necessari controlli anticovid». Oltre al reato di immigrazione clandestina, dunque, è scattata anche una vera e propria emergenza di natura sanitaria. «Con la collaborazione della Prefettura - spiega il comandante della della sala operativa, Renato Zurlo - è stato necessario istituire una unità di crisi e una cintura di sicurezza intorno alla Alfaro Pollak con la polizia di frontiera e il personale sanitario».

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I TEST RAPIDI
Effettuati tutti i controlli, solo alle 3.15 di notte, dopo l'intervento anche di specialisti della traduzione, è stato possibile far scendere i clandestini risultati negativi al test rapidi effettuati sul posto dal personale sanitario. Tutti, naturalmente, sono stati anche sottoposti a tampone: nel centro di accoglienza dove sono stati trasferiti attenderanno gli esiti in quarantena. Intanto la polizia di frontiera sta verificando i dati forniti: in particolare si sta accertando se i sei clandestini facevano parte del gruppo che di è allontanato senza permesso dal centro di accoglienza di Lampedusa. «Solo dopo lo sbarco dei sei clandestini - aggiunge il comandante Zurlo - è stato possibile far scendere i pochi passeggeri della nave, perlopiù piena di Tir e rimorchi».

La Alf Pollak è una unità, lunga fuori-tutto 209,79 metri con una stazza di 32.770 tonnellate e un pescaggio di 6,80 metri, ha una capacità di trasporto di 4.100 metri lineari di carico e può imbarcare più di 300 semirimorchi. È entrata in servizio nell'autunno del 2018, prima di due navi gemelle costruite in Germania nei cantieri di Flensburg, dal Gruppo Onorato per le insegne di Tirrenia. La nave batte bandiera italiana, ed è impiegata direttamente sulle rotte mediterranee delle autostrade del mare, dove il gruppo che fa capo all'armatore Vincenzo Onorato, sta concentrando il massimo sforzo di potenziamento.

LA RIPARTENZA

Solo nel primo pomeriggio di ieri, comunque, è arrivata anche la libera pratica sanitaria da parte della Sanità Marittima (Usmaf): è così la Alf Pollak è stata autorizzata a mollare gli ormeggi alle 16,15 per far rotta su Catania. La rotta Napoli-Catania è una rotta giornaliera e assicura soprattutto il trasporti di derrate alimentari tra la Sicilia e il porto di Napoli da dove, poi, i tir proseguono in direzione dei grandi mercati del Centro e Nord Italia. La Alf Pollak, così come la gemella Maria Grazia Onorato, è dotata di speciali scrubber che consentono l'abbattimento dei fumi prodotti in porto e in navigazione dal potente motore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino