Il comitato delle associazioni ex Collana scrive al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Destinatari della missiva anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il...
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«Si chiede trasparenza e chiarezza sul piano finanziario del gestore, il cronoprogramma delle opere, vigilanza sulla qualità delle stesse ed un profilo pubblico circa gli affidamenti delle aree sportive, oltre alle ordinarie garanzie fidejussorie con penali per eventuali inadempienze o ritardi». Manifestano la loro profonda preoccupazione le oltre 22 associazioni, alle quali si sono aggiunte «Tutti a Scuola» di Toni Nocchetti e «Atletica Vomero» di Lello Bevivino, in merito alla convenzione stipulata dal concessionario Giano e Palazzo Santa Lucia, proprietario dell’impianto collinare. «Il consistente contributo di fondi pubblici, nonché le particolari condizioni offerte nella convenzione, sembrano orientate più a tutelare in ogni aspetto la ditta Giano srl al «riequilibrio» del PEF e a garantirne gli utili, piuttosto che gli utenti, le Associazioni e la pubblica utilità, elementi cardine di ogni accordo tra pubblico e privato». Le associazioni invocano un intervento di verifica da parte degli enti preposti e si rendono disponibili alla costituzione del più volte menzionato «tavolo di lavoro», composto da tutti gli attori e mai realizzato, per una più rapida ed efficace riapertura dell’impianto dopo 24 mesi di interdizione alla cittadinanza e agli sportivi, nell’ottica di una maggiore trasparenza gestionale.
«Alla luce della convenzione stipulata l’11 gennaio, tra la ditta Giano SRL e la Regione Campania, si contrattualizza la facoltà di operare in regime lucrativo senza pagare alcun canone», tendono ad evidenziare nella nota stampa le associazioni riunite in comitato. Si evoca in pratica «una Commissione di vigilanza che abbia il compito di seguire il cronoprogramma ed il rispetto rigoroso nell’esecutività delle opere previste per tipologia e qualità». In attesa delle necessarie autorizzazioni amministrative da parte delle autorità competenti e che eventuali ritardi nel rilascio delle medesime comporteranno, inevitabilmente, ulteriori slittamenti dei tempi di inizio e fine dei lavori.
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Il Mattino