Commerciante morto durante la rapina La cassazione annulla la condanna

Commerciante morto durante la rapina La cassazione annulla la condanna
Tutto da rifare sulla morte del salumiere della Pignasecca. La scorsa notte la Cassazione ha depositato un provvedimento con il quale vengono rispediti gli atti a Napoli, in vista...

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Tutto da rifare sulla morte del salumiere della Pignasecca. La scorsa notte la Cassazione ha depositato un provvedimento con il quale vengono rispediti gli atti a Napoli, in vista di un nuovo processo in appello. Una vicenda che si apre a carico del rapinatore, che - in una serata del sette dicembre del 2018 - fece irruzione all’interno di un esercizio commerciale a pochi passi dalla stazione della Cumana di Montesanto, nel tentativo di mettere a segno una rapina.

I fatti che seguirono fecero scalpore e sollevarono un moto di indignazione: Antonio Ferrara, commerciante di 65 anni, rimase stroncato da un infarto, probabilmente sull’onda della tensione nervosa esplosa nel suo negozio per colpa del malvivente.

Un punto, quest’ultimo, destinato a rimanere controverso, dal momento che è probabile che la cassazione si sia espressa sul capo di imputazione morte come conseguenza da altro reato: non sarebbe emersa la connessione causale tra l’ingresso del rapinatore e la morte del commerciante; né sarebbe stata presa in considerazione la condizione medico legale della vittima. Difeso dal penalista Diego Pedicini, l’imputato era stato condannato a otto anni in primo grado e a sei anni di reclusione in appello. Ora il processo riparte da zero per la morte del commerciante (mentre per la tentata rapina c’è la confessione dell’imputato).

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Il Mattino