Crescono le adesioni alla richiesta dei 58 senatori grillini di commissariare de Magistris. All'interrogazione presentata al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, per...
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Il Pd quindi dischiude le porte ai grillini con cui i rapporti a livello nazionale, soprattutto da parte del fronte renziano cui appartengono i senatori che hanno annunciato la firma contro de Magistris, sono pessimi. Conseguenza: lo scenario politico locale si ingarbuglia sempre più. Provando a semplificare: il sindaco ha invocato un'alleanza con i grillini, una parte del Pd ha aperto un confronto con de Magistris, oltre la metà dei senatori M5S hanno chiesto al leader della Lega di salvare Napoli e di mandare a casa il primo cittadino. «Siamo pronti a dare il nostro contributo. Napoli viene prima di qualsiasi interesse diparte. Adesso basta: i napoletani meritano di essere governati da amministratori seri e competenti», il commento di Valente e degli altri. Un segnale anche interno agli stessi dem: c'è una componente più di sinistra - i fedelissimi del segretario Nicola Zingaretti - che non vede de Magistris come il male assoluto e non nutre simpatie per un De Luca sempre più pronto al bis. Quanto ai pentastellati, l'interrogazione con primo firmatario Vincenzo Presutto, ha smosso le acque e posizionato il Movimento senza più indugi mettendo nell'angolo l'ala dialogante guidata da Roberto Fico.
E le altre forze di opposizione come si muoveranno? Se Forza Italia saluta con soddisfazione il risveglio del Pd, la Lega si muove con maggiore cautela pur condividendo in pieno i rilievi amministrativi. «Mi fa piacere constatare che i colleghi del Pd son desti - ironizza Paolo Russo, coordinatore Grande Napoli per i berlusconiani - Da una parte occhieggiano alla mala gestio di de Magistris, dall'altra si associano ai Cinquestelle. Forse per i sondaggi si svegliano all'improvviso? So sicuramente - continua il deputato azzurro - che il disastro finanziario e gestionale noi lo denunciamo da 8 anni, quindi per il Pd meglio tardi che mai». Quanto alla richiesta nello specifico, «Forza Italia certo non si mette di traverso: i motivi per nominare una commissione d'accesso ci sono per l'incapacità gestionale. Porteremo a sostegno le denunce e le interrogazioni già fatte in Consiglio comunale». Il referente regionale di Salvini, Gianluca Cantalamessa, che pure col sindaco di battibecchi ne ha avuti, dice: «Se sussistono i presupposti in punta di diritto allora è giusto intervenire, credo però che de Magistris verrà sconfitto nelle urne». L'ipotesi commissario non la vede di buon occhio: «Napoli non è amministrata, o meglio lo è ma solo a uso e consumo del sindaco e degli amici, ma far fallire un Comune significa danneggiare le imprese e i cittadini». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino