Comunali a Napoli, scintille tra candidati: supporter di Maresca contestano Manfredi

Comunali a Napoli, scintille tra candidati: supporter di Maresca contestano Manfredi
Prende una brutta piega la campagna elettorale. Non tanto per i toni che si alzano ma anche per una rissa, tra sostenitori di Manfredi e Maresca, che si sfiora di mattina e viene...

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Prende una brutta piega la campagna elettorale. Non tanto per i toni che si alzano ma anche per una rissa, tra sostenitori di Manfredi e Maresca, che si sfiora di mattina e viene attuata nel pomeriggio. Scenario: i Quartieri Spagnoli dove l'ex ministro dell'Università ieri mattina sta facendo una passeggiata per la campagna elettorale. E viene accolto e contestato da un gruppo di sostenitori del candidato di centrodestra. Piccolo parapiglia tra le due fazioni, con Manfredi che si allontana. Tutto finito? Macché. Nel pomeriggio uno dei fan di Maresca viene aggredito, con alcuni colpi al volto, nella sede della sua associazione da alcuni sostenitori di Manfredi. In pratica è il secondo round della mattinata e il segnale che la campagna elettorale si è già incendiata. 

È mezzogiorno circa quando Gaetano Manfredi, con il suo staff, passeggia per i Quartieri Spagnoli per un'iniziativa già programmata. E qui viene accolto da cinque persone con pettorina gialla e uno striscione pro Maresca. Partono i cori contro Manfredi che prosegue la passeggiata senza problemi. Ma dietro alle sue spalle volano parole grosse tra i contestatori e alcune persone che accompagnano l'ex rettore. Sono tutti residenti dei Quartieri e molto probabilmente ci sono vecchie ruggini tra loro che non c'entrano nulla con la campagna di palazzo San Giacomo. Spintoni, parole grosse ma tutto finisce lì. Per diventare un minuto dopo scontro politico tra i due candidati.

«Comprendo il disagio sociale presente in molte parti della città e stiamo lavorando per trovare le soluzioni giuste alle numerose emergenze, ma non bisogna alzare i toni perché il conflitto non aiuta a risolvere i problemi e non tutela la maggioranza silenziosa dei cittadini perbene», dice il candidato di centrosinistra che cerca così di abbassare i toni e chiudere la vicenda anche se dal suo staff si sottolinea come «i contestatori volevano impedire a Manfredi di svolgere la sua passeggiata tra i vicoli dei Quartieri per incontrare commercianti, rappresentanti delle associazioni e sacerdoti impegnati sul territorio».

Ribatte a stretto giro il candidato del centrodestra. E anche ieri il magistrato alza il livello dello scontro attaccando a testa bassa il suo avversario. «Comprendo il bisogno di Manfredi di dire qualcosa di effimero sui suoi giri a vuoto per la città inventandosi presunti toni alti in campagna elettorale e presunte proteste per impedirgli di passeggiare per i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Quello che non capisco è perché Manfredi - è la sciabolata di Catello Maresca - voglia capziosamente mettere in relazione una protesta di persone che agitano uno striscione col mio nome». E aggiunge: «Denunci tutto ma se invece vuole farsi un poco di pubblicità e parlare di scemenze e mai dei problemi di Napoli, allora gli dico che è bravo a distogliere l'attenzione dei napoletani dalle cose serie».

In pratica Maresca sembra accusare Manfredi di aver quasi inventato la protesta anche se ci sono video inequivocabili che raccontano benissimo la rissa sfiorata tra le due fazioni. «Condanniamo senza distinzioni ogni forma di violenza fisica e verbale, convinti che soltanto il confronto civile possa essere utile ai cittadini», aggiunge poi Manfredi. Mentre i Verdi denunciano: «Tra i sostenitori del candidato di Salvini, della Lega e dell'estrema destra Catello Maresca che hanno tentato di cacciare Manfredi dai Quartieri Spagnoli ci sono dei personaggi noti alle forze dell'ordine e da noi più volte denunciati per le aggressioni avvenute anche nei confronti del consigliere regionale Francesco Borrelli», attacca Fiorella Zabatta. 

Sembra finita ma non è così. Perché dalle parole grosse della mattina si passa ai fatti nel pomeriggio. Uno dei sostenitori di Maresca, tra gli autori della protesta della mattina, viene raggiunto nella sede dell'associazione Insieme con la famiglia, a via Emanuele De Deo 18 sempre ai Quartieri, di cui è vicepresidente. Ad aggredirlo, dalle prime testimonianze, alcuni soggetti che, in mattinata, avevano preso le difese di Manfredi. Niente di grave ma L.R. viene colpito alla testa e al volto e indaga la polizia. E Maresca ribatte: «Manfredi condanni la violenza cieca e barbara di chi ha eseguito una spedizione punitiva in stile squadrista contro quelle persone che la mattina lo avevano contestato». 

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Il Mattino