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Grande caos nel centrodestra: vacilla l’alleanza tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega sulle amministrative. Dopo il partito di Giorgia Meloni, che è uscito allo scoperto lanciando la candidatura a sindaco di Sergio Rastrelli, con l’ipotesi di Meloni capolista al Comune, anche gli azzurri rompono gli indugi: «L’identità politica è un valore e in Campania, Forza Italia correrà col proprio irrinunciabile e imprescindibile simbolo, soprattutto nel capoluogo regionale». A dirlo è il coordinatore campano di Fi Domenico De Siano. «Lo stesso vale per l’unità del centrodestra - aggiunge - se c’è un accordo è regionale e senza eccezioni in nessun capoluogo di provincia. Il centrodestra unito vince, e vince se è coeso e coerente ovunque, come auspichiamo tutti». Un braccio di ferro con il candidato civico Catello Maresca che ripete come un mantra che i simboli dei partiti in coalizione non li vuole. Una partita a scacchi che si vincerà in resistenza. Sarà una questione più di polmoni che di cuore.
Nei prossimi giorni, con il tavolo nazionale che tornerà a riunirsi (avendo come priorità la questione di Milano), si tenterà di ricucire lo strappo tra i partiti e Maresca, ma sarà complicato trovare una quadra e mettere tutti sotto lo stesso tetto se nessuno sarà disposto a fare un passo indietro o di lato.
Dalla Lega è invece il coordinatore cittadino Severino Nappi a chiarire: «Rastrelli è una persona di grande valore che stimo e apprezzo dal punto di vista personale e politico. C’è però un tema della coalizione e del fatto che tutte le scelte vanno condivise. Il tavolo nazionale deve fare sintesi e individuare la posizione migliore per Napoli». Mentre dalla civica Essere Napoli, che sostiene Maresca, Giuliano Annigliato rimarca: «Rivendicazioni identitarie sono inammissibili per la nostra proposta. Chiediamo fiducia ai napoletani liberamente. Basti pensare a quanti si astengono dal voto e non si riconoscono negli schemi della politica quando si tratta di problemi quotidiani».
Intanto Maresca sul punto spiega: «Rispetto ovviamente ogni scelta di Giorgia Meloni. Non ho mai usato parole offensive nei confronti dei partiti (nessuno escluso), ho sempre e solo detto e scritto che a Napoli voglio ragionare sui programmi e sulle cose da fare che sono tante e tutte urgenti. Sono sicuro che questo è quanto vogliono fare una marea di persone che provengono da esperienze politiche e culturali diverse. Se riusciamo ad intercettare questi sentimenti e a riportare i napoletani a scegliere, a votare, sono sicuro che la città cambierà corso dopo oltre 30 anni di immobilismo. Napoli oggi ha bisogno di un progetto serio e di competenze importanti».
Intanto Maresca prosegue la sua campagna di ascolto. Mercoledì sera ha incontrato, in un appuntamento dell’associazione “Sud, perché no?”, Kerry Kennedy, scrittrice e nipote dell’ex presidente Usa JFK (insieme nella foto a sinistra). «È stato un momento di confronto stimolante - dice il pm - Le sue parole mi hanno emozionato motivandomi sempre più nel portare avanti il mio progetto per Napoli». Mentre ieri ha incontrato Antonio Ferrieri (presidente del settore agroalimentare di Confapi Napoli).
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