Comunali San Giorgio a Cremano, bufera Cinque Stelle. Maiolino: «Lista della Nola non certificabile, farò ricorso»

Comunali San Giorgio a Cremano, bufera Cinque Stelle. Maiolino: «Lista della Nola non certificabile, farò ricorso»
La certificazione della discordia, come inevitabile che fosse. A San Giorgio a Cremano l'assegnazione del simbolo del M5s in vista delle elezioni amministrative porta in dote...

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La certificazione della discordia, come inevitabile che fosse. A San Giorgio a Cremano l'assegnazione del simbolo del M5s in vista delle elezioni amministrative porta in dote strascichi polemici destinati a far discutere. Una candidatura a sindaco, quella affidata da poche ore a Patrizia Nola, che non è andata giù all'escluso Pasquale Maiolino. In mattinata il consigliere uscente ha sollevato dubbi sulla legittimità della scelta dei vertici pentastellati che avrebbe infranto - a suo dire - alcuni dei paletti interni fissati dallo stesso Movimento. Sotto la lente d'ingrandimento la lista della Nola, pubblicata ieri sera sulla piattaforma Rousseau: 17 le persone in elenco, due dei quali «incandidabili» secondo Maiolino, che porterebbero il totale dei nomi sotto la soglia minima di 16 a invalidare, dunque, la lista. Nell'occhio del ciclone Ciro Orviato, già candidato nel 2015 con Forza Italia contro il M5s, e Michele Formisano, il cui casellario giudiziale sarebbe risulta aggiornato allo scorso 27 settembre (oltre i sei mesi previsti dallo statuto).


«È evidente - afferma Maiolino - che due dei diciassette candidati presentati risultano "incandidabili" e di conseguenza la lista "Nola" non è in possesso dei requisiti minimi previsti dalla legge e richiesti al momento della valutazione del capo politico e della sua pubblicazione sul sito ufficiale del Movimento: atto a nostro avviso molto grave. Ultimo, ma non per importanza, solleva perplessità quanto stupore, la presenza tra i candidati della suddetta lista, di familiari quali marito e figlio della candidata sindaco, e sorella della candidata consigliera uscente che, sebbene non rappresenti una violazione di normativa, suggerisce la "difficoltà" nel raccogliere consensi anche all’interno della cerchia dei "vicinissimi", contrariamente a quanto ha sempre dichiarato la candidata sindaco. Più volte è stata richiesta la verifica dei requisiti delle due liste in corsa, ma è chiaro che i nostri appelli sono sempre rimasti inascoltati fino ai giorni nostri. incalza -. Siamo fiduciosi che i nostri dubbi siano finalmente chiariti in nome della trasparenza e dell'onestà, pilastri fondanti del progetto M5s».


In mattinata l'elenco iniziale dei 17 nomi è scomparso dal sito web istituzionale dei pentastellati, facendo posto qualche ora più tardi a una nuova lista di 20 nomi, senza Formisano ma ancora con Orviato. Maiolino ha annunciato infine ricorso contro la scelta del Movimento, affidando ai propri legali l'incartamento per provare a ribaltare in extremis la designazione sangiorgese. Tutto comunque assai complicato a meno una settimana dal termine ultimo per la presentazione delle liste. I vertici del M5s, dal canto loro, hanno ribadito la piena legittimità della decisione: «Nessuno viene escluso nel Movimento - dichiara uno dei facilitatori grillini, l'onorevole Luigi Iovino -. Spero che Maiolino possa dare una mano agli attivisti che hanno deciso di candidarsi contro un sistema molto complesso. Siamo tutti il Movimento Cinque Stelle, è giusto essere uniti». L'appello di Patrizia Nola a «remare tutti dalla stessa parte per il bene del simbolo», tuttavia, potrebbe restare inascoltato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino