Comune contro Tangenziale spa: pronta mozione in Consiglio

Comune contro Tangenziale spa: pronta mozione in Consiglio
Stop alle autorizzazioni e alle concessioni edilizie a Tangenziale di Napoli spa e la richiesta al Ministero delle Infrastrutture di rendere pubblica la convenzione stipulata nel...

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Stop alle autorizzazioni e alle concessioni edilizie a Tangenziale di Napoli spa e la richiesta al Ministero delle Infrastrutture di rendere pubblica la convenzione stipulata nel 1972. Sono alcune delle richieste che saranno contenute nella mozione che Stefano Buono e Marco Gaudini, del gruppo Verdi-Sfasteriati e Gaetano Troncone, gruppo Misto, presenteranno in Consiglio comunale di Napoli. I consiglieri hanno annunciato la mozione in occasione della seduta della Commissione Politiche urbane, presieduta da Eleonora De Majo, che oggi ha discusso del piano di investimenti previsto da Tangenziale di Napoli e dei connessi aumenti dei pedaggi. Alla seduta erano stati invitati i vertici di Tangenziale di Napoli spa, presieduta da Paolo Cirino Pomicino: con una nota però i vertici aziendali hanno comunicato che non sarebbero intervenuti in quanto i temi all'ordine del giorno, e cioè il piano di investimenti, i pedaggi, i termini della concessione attualmente secretata, sono da trattare direttamente con il Ministero delle Infrastrutture.

Il consigliere Stefano Buono ha quindi annunciato una mozione in Consiglio comunale, a firma del suo gruppo politico e di Gaetano Troncone, nella quale si impegna il sindaco Luigi de Magistris e la Giunta comunale «a sospendere le autorizzazioni e le concessioni edilizie in deroga al Piano regolatore per i progetti riguardanti la realizzazione di fabbricati e manufatti da parte di Tangenziale di Napoli». Nel documento si impegna l'Amministrazione anche a richiedere al Ministero delle Infrastrutture «di provvedere al progetto di fattibilità di un nuovo svincolo in entrata in entrambe le direzioni (Pozzuoli-Capodichino) a specifico servizio della Zona Ospedaliera, di rendere pubblica la convenzione stipulata nel 1972, che il canone di sublocazione versato all'Anas per oltre 5 milioni di euro venga almeno in parte reimpiegato per opere di manutenzione dei grandi assi viari inclusi nella viabilità cittadina e di valutare la legittimità del canone e la sua eventuale riduzione, impegnando tali proventi per opere di compensazione ambientale a favore della città di Napoli».


De Majo, presidente della Commissione, ha annunciato che chiederà «un confronto con il Ministero delle Infrastrutture sia per conoscere i termini della convenzione che per mettere in campo eventuali aggiustamenti degli accordi attualmente in vigore». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino