Comune di Napoli, meno debiti ma l'evasione fiscale resta alta

L'assessore Baretta porta il Rendiconto in commissione bilancio

L'assessore Pier Paolo Baretta col sindaco Manfredi
Pronto il Rendiconto del bilancio 2022, e la novità è che finalmente dopo anni dove il disavanzo e il debito finanziario si alleggeriscono per la prima volta invece...

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Pronto il Rendiconto del bilancio 2022, e la novità è che finalmente dopo anni dove il disavanzo e il debito finanziario si alleggeriscono per la prima volta invece che gonfiarsi. Nella sostanza fanno registrare un non trascurabile abbassamento del debito complessivo che resta mostruoso e che sfiora comunque i 5 miliardi. Oggi l'assessore competente Pier Paolo Baretta - che ha firmato il Rendiconto - lo porta in commissione bilancio, entro fine mese arriverà in Aula. «Il rendiconto 2022 del Comune - si legge in una nota dell'Ente di Piazza Municipio - presenta un significativo miglioramento della situazione finanziaria, che passa da 4,9 miliardi dello scorso anno a 4,5 al 1 gennaio 2023, consolidando così il percorso di risanamento avviato con la sottoscrizione del Patto per Napoli». Il dato più significativo riguarda «la riduzione dell'indebitamento che scende dai 2.212 miliardi a 1.989, cioè di circa 220 milioni, collocandosi così sotto la soglia dei 2 miliardi, con un utile netto di amministrazione di 53 milioni, oltre i 169 milioni previsti dal pino di rientro». Insomma la precisazione serve a chiarire che il Patto per Napoli firmato con l'allora premier Mario Draghi sta funzionando. Grazie però anche ai sacrifici dei napoletani che si sono ritrovati a pagare una Irpef più cara. «Si riduce - si legge ancora nella nota - anche il debito finanziario per effetto sia del rispetto del pagamento della rata annuale di 141 milioni, sia della rinegoziazione dei mutui con un risparmio di 11,6 milioni». Segnali positivi arrivano sul fronte dei pagamenti da parte del Comune che hanno superato la quota del miliardo. «Ciò mette nelle condizioni di operare nel 2023 ad una sensibile riduzione dello stock e, conseguentemente, dei tempi di pagamento». 

Nel Rendiconto si rilevano miglioramenti delle entrate dell'addizionale Irpef e dell'imposta di soggiorno anche se permane una elevata evasione. «Resta problematica la riscossione che, sulle entrate tributarie ed extra tributarie, continua a restare complessivamente attorno al 50% per l'anno in corso, mentre scende drasticamente attorno al 12% per i residui degli anni precedenti, creando un effetto esponenziale negativo per cui i residui accumulati ammontano a oltre i 4 miliardi. Il che provoca un blocco di capacità di spesa di oltre 2 miliardi» che finiscono nel Fondo crediti di dubbia esigibilità. Cosa significa tutto questo? Che chi non ha pagato fino a oggi continua a non farlo, sono i famosi residui la vera palla al piede che costituiscono la metà del debito. In questo senso il Comune si è affidato a Municipia, agente esterno e privato per la riscossione coatta. Che ha tracciato una mappa dell'evasione sorprendente. A Posillipo, il quartiere della cartolina di Napoli dove ci sono approdi privati, circoli a numero chiuso per vip e ville da sogno, la riscossione si ferma al 45%, a Chiaia si scende al 41%. Due quartieri dove il reddito pro capite è almeno il triplo delle altre aree della città eppure a Fuorigrotta, quartiere per definizione operaio, la riscossione è come quella di Posillipo, 44,3. Le percentuali più bassa sono al quartiere Porto, sotto il 22%, e a San Pietro a Patierno con il 19, nella zona bassa di Partenope in tutti i sensi: sono i quartieri dove si vive quasi esclusivamente di Reddito di cittadinanza. Come alla Sanità a San Giuseppe, Montecalvario e Secondigliano e Scampìa. 

«Le risorse di 8 milioni, destinate per la prima volta dopo molti anni alle Municipalità per la manutenzione, sono state spese tutte il che conferma la bontà della scelta necessaria a fronte di una elevata domanda» chiosa la nota. «La positività di questi risultati è dovuta sia al contributo del Patto, sia a fattori esterni congiunturali quali il Pnrr o la transazione Bagnoli; sia allo sforzo compiuto da tutti nel gestire una fase ancora molto complicata». Parola a Baretta: «Si può guardare con più fiducia al futuro, ma bisogna continuare sulla strada intrapresa attraverso un'accorta politica di bilancio, un miglioramento della riscossione, una qualificazione della spesa, una riorganizzazione ed efficientamento della macchina comunale e del sistema delle partecipate, una migliore valorizzazione del Patrimonio e degli investimenti, una politica di assunzioni, già avviata, che guardi al lungo periodo». 

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Il Mattino