Le forze di opposizione hanno attaccato su tutti i fronti il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in occasione dell'illustrazione delle motivazioni della mozione di sfiducia...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Napoli, de Magistris sotto tiro: si avvicina la sfiducia e il sindaco frena sul valzer di manager
Lungo l'elenco delle «inefficienze» che i consiglieri di opposizione hanno portato all'attenzione dell'aula: dalla condizione delle scuole e delle strade «prive di manutenzione» al trasporto pubblico, dal verde fino ad arrivare ad affrontare temi quali i bilanci «presentati sempre in ritardo», il patrimonio e le partecipate «tutte in difficoltà».
«In questi anni - ha detto il consigliere del M5s, Matteo Brambilla - abbiamo cercato di portare soluzioni ma non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire. La città sprofonda e non solo in senso lato senza che venga fornita alcuna risposta ai cittadini. Lei - ha detto il consigliere rivolgendosi direttamente al sindaco - potrà continuare a cambiare i nomi della sua Giunta ma la sostanza non cambierà. La sua esperienza di rivoluzione arancione è finita». Secondo il consigliere de La Città, Roberta Giova, l'amministrazione «dovrebbe avere l'umiltà di chiedere scusa per il fallimento.
Dal consigliere di Fdi, Marco Nonno, è stato espresso l'auspicio che «al termine di questa seconda esperienza nel sindaco nasca quel profondo rispetto per le istituzioni che non ha dimostrato di avere in diverse occasioni e anche qui in aula quando alle nostra critiche risponde in modo sprezzante ferendo non noi ma le istituzioni. Mi auguro - ha concluso - che per il futuro impari a fare tesoro delle critiche e non veda in chi critica solo un nemico da cancellare e da mutilare». Dal Pd è stata avanzata la richiesta di «un atto di coraggio per il bene della città. Fai un passo indietro - ha chiesto Aniello Esposito, capogruppo Pd - e dai la possibilità a qualcun altro di amministrare la città». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino