Piazza Cavour, la metropolitana, il caos cittadino, le idiosincrasie e il sentimentalismo verace dei napoletani fanno da sempre da sfondo ai suoi film. Mario Martone le ha...
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Un originale passeggiata, un Walkabout condotto da Carlo Infante di Urban Experience, che ha portato Martone negli angoli più insoliti della città, in metropolitana, attraverso il «Bronx» e il corso di San Giovanni. Dietro di lui un folto gruppo di partecipanti che hanno interagito con lui in una riflessione sulla città e soprattutto sulle periferie. «Leopardi diceva che Napoli è un luogo dove poteva vivere a caso - ha detto - Sono questi i luoghi che ho immortalato nei miei film, carichi di vita». Non commenta le stese e i fatti di criminalità che si avvicendano in città ma dice: «Per combattere tutto questo c'è bisogno di normalità, di vivere questi luoghi». Tra i partecipanti alla passeggiata gli attori Adriano Pantaleo e Francesco di Leva, con il regista Giuseppe Gaudino del Collettivo Nest, la responsabile di Film Up Antonella Di Nocera, lo scrittore Massimiliano Virgilio, il Presidente dell'Accademia di Belle Arti Giulio Baffi.
Martone ha scattato foto come se in quel quartiere già intravedesse le inquadrature per un prossimo film e ha chiacchierato con le persone incontrate sulla strada di cinema e teatro. Poi si è seduto in platea al Nest e ha supervisionato le ultime prove di Tango Glaciale Reloaded. Un finissage in grande stile con un'affluenza di circa duemila persone nel weekend, visitata complessivamente da 23mila persone e che ha visto, tra ieri e oggi, studenti provenienti da tutte le università della Campania e dell’Accademia di Belle Arti immergersi nel film flusso di 9 ore 1977 2018. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino