In città quasi non si parla d’altro e c’è grande curiosità per scoprire se stasera si presenterà davvero davanti al suo pubblico. Dal canto...
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Intanto, per celebrare questa data, 9 maggio, che è anche il titolo del primo singolo pubblicato più di un anno fa, al quale ne sarebbero seguiti altri cinque, il gruppo di artisti partenopei, Comic Cafè, ha lanciato in Rete un fumetto ispirato alle canzoni di Liberato: «Abbiamo creato questo gruppo perché il campo artistico napoletano, dal cinema alle serie tv, sta tornando ad avere un posto rilevante, nel panorama nazionale e internazionale, come è già successo in passato – spiega Emanuele Amato, sceneggiatore –. Mancava solo il fumetto, dove tanti artisti stanno emergendo, ma tutti singolarmente. Perciò, io, Antonio Sepe, Claudio Avella e Andrea Errico abbiamo pensato di creare un movimento più compatto». E sulla tavola disegnata da Giovanna La Pietra, pubblicata proprio oggi e dedicata all’esponente della trap napoletana, chiarisce: «Liberato è il portavoce nel campo musicale e maggio è un mese molto sentito dai napoletani. Approfittando della data del concerto gratis, abbiamo ufficializzato così l’inizio di una nuova epoca del fumetto partenopeo. Ci saranno progetti che usciranno in futuro, tra cui un’antologia di autori campani, già affermati ed esordienti».
Nell’attesa di vedere cosa sarà capace di produrre questo gruppo di artisti 30enni, non è un caso che un’anteprima dei lavori di questi ragazzi sia stata ispirata da tre canzoni di Liberato – “Into street”, “Je te voglie bene assaje” e “Te si scurdata ‘e me” – e alla storia d’amore che raccontano: «Un cantante che non mostra il suo volto e non rivela la sua identità ha il fascino e il mistero dei classici supereroi – sostiene Antonio Sepe, già autore di Capitan Napoli, albo andato sold out all’ultimo Comicon –. Solo che oramai i supereroi moderni non hanno più il mantello, ma il cappuccio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino