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Al di là delle previsioni, sinora il voto dei circoli a Napoli premia Elly Schlein che vola quasi al 69 per cento. Dietro Stefano Bonaccini (che i bookmakers indicano come prossimo segretario nazionale del Pd) nonostante sia appoggiato dai pezzi da novanta del partito. A cominciare dal governatore Vincenzo De Luca, da tutti i consiglieri regionali e da un nutrito gruppo di parlamentari; con la deputata, invece, il gruppo di Dario Franceschini, quello di Andrea Orlando e Articolo 1 che partecipa per la prima volta, dopo la scissione, al voto democrat. Ovviamente parliamo di procedura ancora in corso e tra oggi e domani si vota in importanti cittadine come Pozzuoli, Giugliano, Castellammare e San Giorgio a Cremano. Vedremo ma, intanto, si registrano dati clamorosi: nel circolo di San Giovanni a Teduccio appena un voto per Bonaccini e 189 per la sua ex vice alla Regione Emilia.
Battaglia che si profila durissima in città anche se Bonaccini potrà contare sicuramente sul risultato delle province di Benevento, Caserta e Salerno portandosi così, quasi sicuramente, alla vittoria in Campania per quel che riguarda il voto degli iscritti. Ma anche un testa a testa su Napoli tra i due nel voto degli iscritti porterà a un nuovo equilibrio che si riverberà sul congresso provinciale.
Chiariamolo di nuovo: siamo appena all'inizio ma la Schlein per ora è in netto vantaggio nei primi circoli andati al voto tra Napoli e provincia. Non solo il cappotto nella ex roccaforte rossa di San Giovanni a Teduccio dove finisce 189 a 1 (due voti sono per la De Micheli e zero per Cuperlo) ma anche al Vomero dove la Schlein doppia il suo diretto avversario (53 a 26 mentre Cuperlo e la De Micheli prendono, rispettivamente, 5 e 6 voti). Altro caso clamoroso a Casalnuovo dove i 13 andati al voto preferiscono la deputata, così come a Capri dove su sei voti sono tutti per lei. E sempre a lei va la partita di Sorrento (12 contro 2), quella di Gragnano (42 a zero) e in città a San Pietro a Patierno (15 contro 4).
In questo quadro bisogna tenere a mente due scadenze importanti: mercoledì 15 scadono le candidature alla segreteria regionale e napoletana del Pd. E se la prima poltrona è stata ipotecata dai deluchiani con il salernitano Nicola Landolfi (su cui potrebbero convergere anche gli altri), resta da capire cosa accadrà per la Federazione partenopea. Il gruppo dei consiglieri regionali aspira a mettere un proprio nome (si parla dell'ex parlamentare Lello Topo) e verificare se anche dalla mozione Schlein ci saranno convergenze. E qui diventa nevralgico il risultato di Napoli. Perché anche un pareggio o una vittoria di misura costringerebbe le due mozioni a trovare un accordo su un nome che sia gradito a tutti. Che non è detto non sia quello di Topo, sia chiaro, ma si potrebbe optare anche per una figura più terza. Magari un altro ex deputato come Paolo Siani stimatissimo da tutti.
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