L'auto della consigliera comunale ferma in divieto di sosta sotto Palazzo San Giacomo. La consigliera è Eleonora de Majo, leader di Insurgencia e fedelissima del...
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L'episodio è accaduto giovedì scorso, tra le 17,25 e le 17,50. Dall'auto della consigliera sarebbero scese tre persone, tra cui la stessa de Majo e il suo compagno Egidio Giordano, entrambi esponenti di spicco del centro sociale Insurgencia e componenti del direttivo del movimento demA che fa capo al sindaco.
Dalle foto appare sul parabrezza dell'auto in bella vista anche il contrassegno per la sosta, rilasciato dall'assessorato alla Mobilità, che permette a tutti i consiglieri comunali e agli assessori di parcheggiare, come da regolare convenzione, all'interno del garage del Maschio Angioino. La de Majo ha quindi preferito fermarsi qualche minuto in piazza anziché recarsi sui cosiddetti spalti, ma la sosta, ancorché breve, era appunto in divieto.
Perché fermarsi in divieto di sosta? E soprattutto perché l'auto non è stata allontanata dai vigili urbani? «Ero passata a Palazzo San Giacomo per una comunicazione urgente sul processo di abbattimento delle Vele di Scampia, cosa che stiamo seguendo molto da vicino - racconta la consigliera delegata agli eventi - In quei dieci minuti in cui ho sostato sono andata un attimo in farmacia a comprare una cosa, prima di entrare un attimo in uno dei bar sotto Palazzo San Giacomo, per incontrare una persona che sta seguendo con noi la vicenda delle Vele. Trascorsi pochissimi minuti abbiamo lasciato la piazza».
La notizia è stata condivisa da diversi utenti su Facebook, in particolar modo nel gruppo Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli, molto critico con l'amministrazione comunale. I commenti nei confronti della consigliera sono stati duri e di condanna del gesto: «La polizia municipale comminerà una multa oppure no? - si chiede un cittadino - La consigliera delegata chiederà scusa per il brutto esempio e la brutta figura che ha fatto fare all'istituzione che rappresenta?». La consigliera ci tiene a far sapere come in generale sia sempre «attenta» e «quando capita di prendere un verbale lo pago regolarmente». «Al netto del caso specifico, che ha richiesto una sosta brevissima - ribadisce de Majo - mi reco sempre al Comune tutti i giorni con il motorino, parcheggiandolo o sotto via Verdi sulle strisce bianche o nell'area di sosta degli spalti al Maschio Angioino. Se avessi dovuto fermare la mia auto per molto tempo è ovvio che non lo avrei fatto in divieto di sosta. Avendo tra le altre cose a disposizione il permesso per gli spalti. Peraltro la macchina non la prendo mai, perché non mi piace neanche guidarla». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino