Consiglio regionale della Campania, l'inciucio tra Pd e Forza Italia a tavola tra parmigiana e pasta al forno

Consiglio regionale della Campania, l'inciucio tra Pd e Forza Italia a tavola tra parmigiana e pasta al forno
Scordatevi sgambetti e intere nottate in Consiglio. E dimenticate proprio l'ostruzionismo tipico dell'opposizione. Perché la legge di Bilancio del prossimo triennio...

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Scordatevi sgambetti e intere nottate in Consiglio. E dimenticate proprio l'ostruzionismo tipico dell'opposizione. Perché la legge di Bilancio del prossimo triennio della Campania passerà oggi quasi sicuramente problemi. E, anzi, potrebbe avere l'ok senza che il governatore De Luca e la sua maggioranza debbano apporvi la fiducia.

Basta guardare il numero degli emendamenti presentati. Appena 200 tra maggioranza ed opposizione. Con la Lega che fa la parte del leone con 40 emendamenti e Forza Italia che si ferma ad appena 14. Pochi? Nel 2016, tanto per dire, il partito di Silvio Berlusconi riuscì a presentarne qualcosa come 60mila emendamenti alla Finanziaria di fine anno. Ma oggi è diverso e De Luca può contare su un'opposizione, dal centrodestra ai grillini, assai più morbida «Niente ostruzionismo in aula ma proposte concrete», spiega l'ex governatore Stefano Caldoro. E così Fratelli d'Italia: «Benché il bilancio non soddisfi noi dell'opposizione, non abbiamo scelto la linea dell'ostruzionismo», rincara il capogruppo del partito della Meloni, Schiano di Visconti. In mezzo i grillini che pure non sferrano attacchi e si accontentano del codice Cqr per i siti Unesco e di un sistema di geolocalizzazione per chi vuole usare la bici al posto dei mezzi pubblici per andare al lavoro. Entrambe accolte dalla maggioranza che l'inserisce nel documento approvato in Commissione Bilancio ieri notte. E così Forza Italia. «Forza Italia e l'intera opposizione, in maniera responsabile, non porranno in atto alcuna misura o manovra ostruzionistica in vista della sua approvazione», dice infatti la capogruppo azzurra Annarita Patriarca che sembra avere ormai un feeling politico con il partito di De Luca, coltivato a suon di manicaretti. I rumors del Consiglio regionale, infatti, raccontano come la Patriarca, abbia la passione della cucina e quasi ogni giorno invii al decimo piano, dove ha sede il gruppo del Partito democratico, un manicaretto preparato da lei stessa. Una volta è una parmigiana di melanzane, altre volte è un ruoto di pastasciutta. Insomma, ecco il feeling politico tra un'opposizione molto morbida e un governatore che, nelle prossime settimane, potrebbe vedersi arrivare qualche nuovo esponente per la sua maggioranza.

Non è passato inosservato, infatti, come ieri mattina non sia presente alla conferenza stampa del centrodestra Gennaro Cinque, ex sindaco di Vico Equense, eletto con Caldoro Presidente ma passato nel gruppo misto. E qui, raccontano, ha firmato gli emendamenti con i colleghi eletti con De Luca. E da tutti viene indicato come già in dirittura d'arrivo verso la casa deluchiana. Probabile. Ma, in generale, nessuno tuona accontentandosi di mancette varie sotto forma di finanziamenti verso i propri collegi elettorali. Come Cinque, appunto, che incassa, ad esempio, 99mila euro per il centro storico della sua Vico Equense o Schiano di Visconti che, nella sua Qualiano, ottiene 150 mila euro per un nuovo asilo. Ma c'è di tutto: anche 2 milioni di euro per un polo fieristico da destinare a sagre a Sant'Antonio Abate come chiesto dalla capogruppo Patriarca. E i grillini? Non una parola sulla neonata agenzia per le Universiadi per gestire gli impianti sportivi voluta dal governatore ma nemmeno un plissè su quello che erano i loro cavalli di battaglia. Quali? Viene previsto uno slittamento per i comuni che devono evadere le domande dei vecchi condoni edilizi. Il termine scadeva il 31 dicembre prossimo ma si rinvia esattamente di un anno.

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Il Mattino