«Controfigure» al concorso Gdf: i 64 indagati non saranno arrestati

«Controfigure» al concorso Gdf: i 64 indagati non saranno arrestati
Non saranno arrestati, come richiesto dal pubblico ministero, i 64 giovani - una parte dei quali residenti tra Caserta e Napoli - indagati dalla Procura de L'Aquila per falso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Non saranno arrestati, come richiesto dal pubblico ministero, i 64 giovani - una parte dei quali residenti tra Caserta e Napoli - indagati dalla Procura de L'Aquila per falso e truffa in relazione al concorso per maresciallo della Guardia Finanza datato 2019. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame de L'Aquila, che ha rigettato l'istanza del pm accogliendo le argomentazioni dei difensori degli indagati. Il collegio è composto, tra gli altri, dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, Angelo Raucci, Maria Rosaria Duonnolo, Giuseppe Stellato, Bernardino Lombardi.

Per l'ufficio inquirente abruzzese, gli indagati sarebbero «concorsisti di professione» il cui ruolo era di sostituire i «candidati veri» ai concorsi per l'ingresso nelle forze armate; degli «attori» o «controfigure» dunque, che avrebbero garantito, dietro compenso offerto dai promotori dell'associazione a delinquere, il passaggio delle selezione incriminata ai veri aspiranti finanzieri. Nelle scorse settimane il giudice per le indagini preliminari del tribunale de L'Aquila aveva già rigettato la richiesta della Procura di disporre misure carcerarie e di arresti domiciliari per i 64 giovani.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino