Napoli, la protesta dei lavoratori della Coop Arenaccia: «Viviamo nell’incertezza»

Futuro sempre più incerto per quasi cento trenta lavoratori a Napoli che a breve potrebbero perdere la propria occupazione. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Futuro sempre più incerto per quasi cento trenta lavoratori a Napoli che a breve potrebbero perdere la propria occupazione.


Si tratta dei dipendenti della Coop dell’Arenaccia che da giorni hanno iniziato una campagna di sensibilizzazione rispetto al dramma che li affligge. Sono scesi in strada con volantini e striscioni per cercare di coinvolgere la cittadinanza e le istituzioni locali, in una battaglia che ritengono coinvolga tutti.
 
«A breve potremmo trovarci in strada» commentano, «con il rischio di non poter più mantenere le nostre famiglie. Questa però non è una lotta solo nostra ma di un intero quartiere che ci vede attivi e produttivi da anni. Siamo pronti a rimboccarci le maniche per raggiungere un accordo che soddisfi sia noi che l’azienda, ma necessitiamo del supporto dei cittadini, del comune e della regione».

Con il nuovo piano industriale infatti, sarebbero diversi i punti che potrebbero chiudere nell’immediato futuro, tra cui quello di via Arenaccia il prossimo 31 Dicembre. «Neanche dopo un tavolo di confronto con l’azienda sembrano esserci stati cambi di programma e quindi è evidente che la situazione è critica. Non sappiamo più cosa fare ed a chi rivolgerci. L’unica cosa da fare è mettere in campo azioni sempre più decise affinché le istituzioni locali e regionali ci diano sostegno e risposte concrete». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino