Le Coop via dal Napoletano: da Nola a Giugliano 500 posti sono a rischio

Le Coop via dal Napoletano: da Nola a Giugliano 500 posti sono a rischio
La Coop molla Napoli e adesso si delinea un'ecatombe produttiva e occupazionale: 500 i posti di lavoro a rischio. Sono 220 quelli immediatamente in pericolo, tutti concentrati...

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La Coop molla Napoli e adesso si delinea un'ecatombe produttiva e occupazionale: 500 i posti di lavoro a rischio. Sono 220 quelli immediatamente in pericolo, tutti concentrati negli ipermercati di Nola e Giugliano, dove i lavoratori, da mesi in cassa integrazione a zero ore, si stavano apprestando al rientro imminente, ora però divenuto impossibile. L'allarme rosso è scattato alla GDM, società campana con sede operativa tra Acerra e Afragola e sede legale a Milano, che gestisce, attraverso un contratto di franchising, la catena di ipermercati e supermercati della provincia di Napoli a marchio Ipercoop e Coop. Ma la madre di tutte le coop della grande distruzione, Alleanza 3.0, che di recente ha cambiato i suoi vertici, ha appena comunicato alla GDM che non potrà più utilizzare i suoi marchi. Il che avrà come diretta conseguenza il blocco di tutte le attività in provincia di Napoli.


La brutta notizia è stata diramata durante un recente confronto con i sindacati. Una batosta per il territorio napoletano, il colpo più duro dall'inizio della pandemia. Innanzitutto perché l'impossibilità da parte della GDM di utilizzare i marchi Ipercoop e Coop impedirà alla società di riaprire gli ipermercati di Nola (centro commerciale Vulcano Buono ) e Giugliano (centro ex Auchan), chiusi da dicembre 2020, dopo l'addio prima della francese Auchan e poi della bolognese Conad. A febbraio però tutti avevano tirato un sospiro di sollievo grazie all'arrivo della GDM, che nel frattempo ha acquistato i due impianti e assunto i dipendenti, finiti temporaneamente in cassa integrazione a zero ore: un vero e proprio salvataggio in extremis accolto con grande soddisfazione da tante famiglie e dalla politica regionale. Grazie a quest'intervento la riapertura dei due iper era stata prevista entro il primo luglio. «Ma se le cose dovessero restare così le riaperture non saranno più possibili» la doccia fredda comunicata dai sindacati ai 90 lavoratori di Nola ed ai 130 di Giugliano, durante le assemblee tenute in questi giorni. Altrettanto buio è il futuro che si prospetta per gli ipermercati attualmente operativi a marchio Ipercoop, cioè l'impianto capofila della GDM ricadente nel territorio comunale di Afragola ma compreso tra gli abitati di Acerra e Casalnuovo (136 addetti) e quello ubicato nell'area flegrea, all'interno nel centro commerciale Quarto Nuovo (96 addetti). Per entrambi Coop Alleanza 3.0 ha comunicato che l'utilizzo del marchio Ipercoop «non potrà andare oltre i limiti temporali del contratto con la GDM, vale a dire entro e non oltre luglio 2022. Stesso discorso per i supermercati a marchio Coop di GDM dislocati a Castellammare di Stabia e a Torre Annunziata (20 dipendenti).


«In una situazione che ci vede soffocare preannuncia Alessandro Paone, legale di GDM - l'azienda sarà costretta a dichiarare la sospensione delle attività per tutti gli impianti, anche quelli operativi: non potremo reggere». Trapela l'ipotesi che l'azienda possa ricorrere in tribunale contro Alleanza 3.0. La GDM ha anche bloccato gli investimenti. «Avevamo opzionato rivela Paone - altri due acquisti: un supermercato a Volla e uno a Casoria». Alleanza 3.0 commenta così: «Nola e Giugliano non rientrano nel nostro perimetro di franchising, Afragola/Acerra e Quarto al momento proseguono col contratto».
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Il Mattino