Di solito i vicini che suonano, magari la batteria o la tromba, creano fastidio al condominio. In tempi di Coronavirus sono più che ben accetti, come dimostra questo video...
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Da un palazzo si sente partire un accenno della famosa tammurriata del gruppo operaio E Zezi dal titolo "Vesuvio", quella che inizia con "Si mont' o si 'ma mont' 'e na jastemm'/Si 'a morte si 'na mort' ca' po' tremm'". Ma i vicini non protestano, anzi: si uniscono al coro, qualcuno recupera delle tammorre e dalla finestrina di una mansarda si affaccia uno con delle nacchere, addobbate di nastri colorati.I vari condomini partecipano così all'improvvisato canto corale, da casa a casa, tra i reclusi dalla paura del contagio.
Il testo sembra essere stato scritto per l'occasione: "So pizz' 'e case o so pizz' 'e galera/ Addò staje chiuse d'a matina a sera".
Alla fine del brano vengono gli applausi e il cantante urla: "Stiamo creando un virus musicale!". E poi viene proposta una pizzica: insomma, il Coronavirus non può fermare la voglia di musica, di canto, di aggregazione della gente. Anche da un balcone all'altro.
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Il Mattino