Una «passeggiata dei diritti», domani alle 19, partendo dal lungomare, alla Rotonda Diaz, a Napoli, per rivendicare la necessità di ripartire, «seppure...
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«Sono a rischio migliaia di posti di lavoro - denunciano - Negli ultimi anni, con l'aumento del turismo »in tanti abbiamo fatto sacrifici investendo i nostri risparmi puntando sulla crescita della città». Sforzi che hanno prodotto una ripresa economica e lavoro stabile. «Siamo la parte sana di questa città, vogliamo rispettare tutte le regole che il Governo sta mettendo in campo - spiegano - ma ci vogliono scelte più coraggiose, altrimenti dall'oggi al domani ci troveremo con migliaia di licenziati e centinaia di saracinesche abbassate». La richiesta è di ripartire «lentamente, stando attenti alla curva del contagio«, prevedendo però una programmazione della ripresa delle loro attività». Non possiamo accettare che l'unica soluzione proposta dal Governo - sottolineano - sia quella di doverci ancora indebitare per guardare a un futuro incerto».
Insieme con il movimento Uniti insieme, hanno lanciato su Change.org una petizione online per presentare le proprie richieste al Governo. Tra queste: un finanziamento Standard (100% garantito dallo Stato), la cui durata, a richiesta del beneficiario, da un minimo di anni 6 ad un massimo di anni 20, con inizio pagamento delle rate di restituzione posticipata di 24 mesi dalla data di erogazione dell'importo finanziato; il finanziamento avrà tasso di interesse pari a 0% per durate sino ad anni 6; per durate comprese tra anni 7 ed anni 20 il finanziamento avrà tasso di interesse crescente dall' 1% fino al 2%. Il riconoscimento di un contributo forfettario a fondo perduto di importo pari al 2% dei ricavi aziendali relativi all'anno 2019 per ciascun mese, o frazione di mese, di chiusura attività imposta per emergenza Covid-19 a decorrere da marzo 2020, erogato, in assenza di valutazione creditizia, previa presentazione di domanda (modulo semplificato) presso Istituto Bancario e con le medesime formalità semplificate del sopra detto Finanziamento Standard.
Ancora, la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione con le procedure semplificate, prolungandone il periodo di possibile utilizzo fino al 31 dicembre e l'esonero dal versamento dei contributi dei dipendenti con effetto da marzo a dicembre 2020; il congelamento biennale (2020-2021) dei pagamenti del monte debiti tasse con Agenzia delle Entrate, per il quale siano in corso rateizzazioni e ravvedimenti; la revisione del regime fiscale con un Anno Bianco Fiscale 2020, che preveda la detassazione dei redditi - Ires, per le piccole e medie imprese e le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, la cui attività di impresa è stata danneggiata dall'emergenza Covid-19. Riduzione delle aliquote IVA al 50% di quelle attualmente vigenti, così da incentivare i consumi, fino al 31 dicembre. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino