Coronavirus a Napoli, il dono del rapper Tueff a Poggioreale: mascherine per i medici e infermieri del carcere

Coronavirus a Napoli, il dono del rapper Tueff a Poggioreale: mascherine per i medici e infermieri del carcere
Coronavirus, donate 800 mascherine chirurgiche all'area sanitaria del carcere di Poggioreale. Con il garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello c'era il...

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Coronavirus, donate 800 mascherine chirurgiche all'area sanitaria del carcere di Poggioreale. Con il garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello c'era il responsabile sanitario delle carceri cittadine il dottore Lorenzo Acampora e Tueff, il rapper napoletano impegnato nel sociale e dalla parte degli ultimi, che si è mobilitato per la donazione. Materialmente a produrre le mascherine è stata l'azienda tessile 'Corsair Srl' dei fratelli Giovanni e Rosario Coppola che – visto la drammaticità del momento - non ha fatto mancare il proprio contributo.


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Pochi sanno che nei penitenziari è presente l'area sanitaria, un'eccellenza con dirigenti, medici e infermieri che devono far fronte quotidianamente alle tante problematicità sanitarie e di assistenza per gli ospiti dei penitenziari. Lo sa bene Tueff, nome vero Federico Flugi che da anni presta servizio a contatto proprio con i detenuti. Lavoro impegnativo e di responsabilità che spesso è sinonimo di precarietà. Un esempio emblematico è la vicenda dei 50 tra infermieri professionisti, tecnici e operatori socio assistenziali suddivisi tra i penitenziari di Poggioreale e Secondigliano che aspettano da anni una stabilizzazione, come tra l'altro prevede la legge Madia al comma 2, e continuano ad operare con prestazioni da liberi professionisti a partita iva e senza alcuna tutela personale.
 
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La donazione delle mascherine costituisce un segnale importante in un momento di forti tensioni nel mondo carcerario e in particolare a seguito dell'epidemia da Covid 19 che ripropone con tragicità la condizione dei detenuti reclusi. per il garante Ciambriello «piccole cose dal valore non quantificabile, perché la solidarieta non è  solo donare,ma lottare contro le diseguaglianze». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino