Coronavirus in Campania, gli albergatori di Capri: «Speriamo di riaprire a metà luglio»

Coronavirus in Campania, gli albergatori di Capri: «Speriamo di riaprire a metà luglio»
«La nostra speranza è poter riaprire le attività a metà luglio e, magari, allungare la stagione fino ad autunno inoltrato, considerato che alcuni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«La nostra speranza è poter riaprire le attività a metà luglio e, magari, allungare la stagione fino ad autunno inoltrato, considerato che alcuni congressi sono stati spostati a ottobre». A dirlo è Sergio Gargiulo, presidente di Federalberghi Capri, che all'Adnkronos non nasconde le difficoltà rappresentate dall'emergenza coronavirus sul comparto alberghiero dell'isola di Capri. «Navighiamo nel buio e cerchiamo uno spiraglio - racconta - e vogliamo riprendere le attività perché rimanere chiusi ci danneggia solamente. Poi abbiamo i cantieri fermi e su questo, attraverso Federalberghi Campania, abbiamo presentato una richiesta al presidente De Luca per poter riprendere almeno in piccola parte a rimettere in ordine le attività, per trovarle poi pronte alla riapertura».

 
Capri sta già facendo i conti con le conseguenze economiche della pandemia. I giorni di Pasqua, del 25 aprile e del primo maggio sono tradizionalmente l'apertura della stagione turistica dell'isola azzurra, che oggi si presenta totalmente deserta. Persi anche i grandi eventi, come la presentazione della collezione Cruise 2020-2021 di Chanel: il fashion show si sarebbe dovuto tenere il 7 maggio, ma è stato annullato.
 
«Il 2020 sarà inevitabilmente un anno di transizione - spiega Gargiulo - e speriamo di ripartire nel 2021, abbiamo già qualche prenotazione, qualcosa si muove. Intanto però abbiamo bisogno di aiuti dal Governo, dobbiamo dare ossigeno alle aziende e ai dipendenti». Infine Gargiulo lancia un appello: «Questo è il momento di dire basta all'abusivismo. È un fenomeno che deve rientrare, tutti i bed & breakfast abusivi devono essere chiusi. Dobbiamo mettere davanti le aziende, non i personalismi».

  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino