Coronavirus a Napoli, moschee vuote e preghiere sul web per il Ramadan

Coronavirus a Napoli, moschee vuote e preghiere sul web per il Ramadan
Moschee vuote e niente iftar collettivo, il pasto che mette fine al digiuno. Sarà un mese di Ramadan «particolare», «a cui non siamo abituati»...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Moschee vuote e niente iftar collettivo, il pasto che mette fine al digiuno. Sarà un mese di Ramadan «particolare», «a cui non siamo abituati» quello che inizierà il 24 aprile ancora nel mezzo dell'emergenza coronavirus e con la necessità di mantenere il distanziamento sociale. Lo afferma in un'intervista  l'imam della moschea di corso Arnaldo Lucci e presidente della comunità islamica di Napoli, il giordano Amar Abdallah.

L'attuale situazione in Italia e nel resto del mondo «ci impone di restare a casa ed osserveremo le regole», sottolinea l'imam, ricordando come i musulmani aspettino questo mese ogni anno per «avvicinarsi spiritualmente a Dio».

LEGGI ANCHE Covid, più morti tra gli uomini «perché il Coronavirus si rifugia nei testicoli»

«Durante questo periodo siamo abituati a frequentare le moschee e a svolgere l'iftar insieme, ma quest'anno non sarà così e obbediremo alla legge italiana», evidenzia Abdallah, nella cui moschea ogni venerdì, prima del coronavirus, si radunava un migliaio di persone. «Ho già avvertito i fedeli tramite internet, è un dovere restare a casa», prosegue l'imam di Napoli secondo il quale «ovviamente pregare Dio in moschea o a casa non è la stessa cosa dal punto di vista spirituale».
 
«Nella nostra vita non è mai accaduta finora una cosa del genere, ma siamo preparati ad osservare il digiuno a casa», ribadisce Abdallah escludendo la possibilità di tenere preghiere collettive via streaming. «Tramite il web - spiega - si terranno conferenze e lezioni durante il Ramadan, ma non preghiere come accade anche alla Mecca e a Medina». Sulla possibilità che in alcune moschee non autorizzate possano esserci assembramenti di fedeli che non rispettano le disposizioni sul distanziamento sociale, l'imam di Napoli risponde che «se capita questo è da irresponsabili. Nella religione islamica il rispetto delle regole è la prima cosa». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino