Covid a Napoli, l'Immacolata del cardinale Sepe: «Il virus è una livella ma c'è ancora troppo odio»

Covid a Napoli, l'Immacolata del cardinale Sepe: «Il virus è una livella ma c'è ancora troppo odio»
«Registriamo ancora atteggiamenti di insofferenza, di intolleranza, di indifferenza, di delinquenza, di illegalità e anche di offesa alla persona e di odio. Per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Registriamo ancora atteggiamenti di insofferenza, di intolleranza, di indifferenza, di delinquenza, di illegalità e anche di offesa alla persona e di odio. Per alcuni continua a prevalere l'io, mentre il virus, livellando tutti, ci invita a unirci, a sentirci noi, ad affratellarci nella condivisione del pericolo e nella ricerca di una indispensabile sinergia senza la quale non c'è vaccino che tenga, non c'è ospedale che ci accolga e ci salvi, non c'è futuro per nessuno». Così l'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, nell'omelia in occasione della celebrazione dell'Immacolata nella chiesa del Gesù Nuovo a Napoli che in virtù delle norme anti covid ha richiesto che i fedeli comunicassero al parroco la volontà di presenziare.

«Il virus ci sta facendo capire che siamo persone fragili e inconsistenti, continua a seminare terrore e dolore, continua a farci contare decine e centinaia di morti ogni giorno - ha proseguito - Il virus tenta di farci comprendere che la vita non ha valore ma contro questo tentativo assurdo e inaccettabile dobbiamo unirci per lottare e affermare la nostra identità e la nostra cultura, perché la vita è sacra, va difesa e salvaguardata: ne vanno di mezzo la nostra sopravvivenza, la dignità della persona, il destino dell'intera comunità». Da qui l'invito di Sepe «che diventa obbligo di fronte al pericolo virale incombente, a rispettare le norme che devono essere osservate da ciascuno di noi». 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino