Con l'arrivo di focolai epidemici da coronavirus nel Nord e le prime vittime italiane, tutte le Regioni hanno provveduto a stringere le maglie del cordone di sicurezza...
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Le regole di ingaggio dei soccorsi, per i casi sospetti di coronavirus, saranno dunque aggiornate anche in base alle nuove direttive emanate dall'unità di crisi del ministero della Salute che si è riunito ieri a Roma. Il primo anello della catena restano i medici di famiglia che possono intervenire, qualora lo ritengano utile, anche tramite una valutazione preliminare telefonica che preceda la visita in studio o a domicilio. L'obiettivo è limitare i contatti evitabili nei casi in cui si sospetti un'infezione da coronavirus. Il caso sospetto va inquadrato come tale sulla base della valutazione dei sintomi e in aggiunta non più soltanto in ragione di precedenti contatti stretti avuti nelle ultime due settimane con individui di rientro dalla Cina o da altre zone epidemiche. La trasmissione del virus in Italia sta infatti avvenendo anche in assenza di queste condizioni. È in ipotesi la possibilità di dotare anche i medici di famiglia di dispositivi individuali di protezione (guanti, tute e mascherine).
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In alternativa ci si può rivolgere al numero verde regionale 800909699 (o il 1500 nazionale). Numero verde che in Campania è gestito da medici e infermieri volontari che operano sotto l'egida della centrale operativa del 118. La linea telefonica già da oggi sarà potenziata con altri operatori. Dal 17 febbraio sono state registrate in Campania 211 chiamate, con due picchi. Il primo il 17 febbraio, giorno di attivazione quando sono arrivate 62 chiamate di cui 40 per richieste di informazioni e 22 riagganciate subito. Il secondo venerdì quando sono arrivati a 90 i contatti in concomitanza con le prime notizie dei contagi italiani e infine il picco di ieri con 564 richieste di cui 330 valide in maggioranza da Napoli e da utenza mobile. «Gli operatori - spiega Giuseppe Galano responsabile della centrale del 118 - hanno fornito tutte le indicazioni del caso evitando il dilagare di allarmismo e ansia». Oggi è in programma una riunione del management della Asl Napoli 1 su iniziativa del manager Ciro Verdoliva che coinvolge i direttori sanitari di tutti gli ospedali e il responsabile della centrale del 118 che a sua volta è in contatto con la Protezione civile.
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Il Mattino