Scatta la quarantena domiciliare per il giornalista Eduardo Cicelyn, autore del pezzo delle polemiche sull'uscita da casa senza validi motivi uscito ieri sul Corriere del...
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Il direttore della Asl Ciro Verdoliva «coglie l'occasione per esprimere, sul piano personale, l'amarezza nei confronti di una condotta trasgressiva esibita con disinvoltura e supportata da argomenti che, senza entrare nel merito della relativa fondatezza, rischiano di incentivare analoghe condotte di violazione di leggi e di provvedimenti adottati con dolorosa consapevolezza per contrastare la diffusione del virus e il pericoloso intasamento delle strutture sanitarie pubbliche. Molte persone, medici e infermieri soprattutto, rischiano la vita per stare al fianco dei pazienti e di quanti sono costretti, loro malgrado, a restare in strada per ragioni di lavoro. Sono loro, per primi, a chiedere misure contenitive severe, tra cui quella di rimanere a casa, per evitare una propagazione incontrollata ed esponenziale del virus. È in gioco la tenuta del servizio sanitario pubblico, che - si badi - è posto a garanzia e presidio soprattutto dei più deboli. Un'esibita e argomentata disobbedienza, se imitata, porterebbe a danni di proporzioni enormi».
«È un assurdo e ignobile attacco alla libertà di stampa, di pensiero e di espressione». Così Cicelyn commenta all'Adnkronos l'obbligo di quarantena domiciliare: «Non sono contagiato, non mi hanno trovato per strada e multato per questo, ma vengo processato per le intenzioni e la cosa drammatica è che non c'è possibilità di opporsi, non posso andare da un avvocato, i tribunali sono chiusi. Un signore della Asl, su chiaro mandato di qualcuno, può disporre della mia libertà personale e non posso presentarmi in tribunale per conoscere l'accusa reale, che nel provvedimento non c'è perché sarebbe risibile». Cicelyn ribadisce: «Non ho violato l'ordinanza ma vengo “arrestato” per un reato di opinione, per aver raccontato i fatti miei in pubblico, come neanche in epoca fascista. È una roba da potestà, sindaci e governatori stanno facendo campagna elettorale sulla nostra pelle. Posso aver scritto tutte le sciocchezze di questo mondo, ma - conclude - ho la libertà di farlo e nessuno può mettermi in carcere per questo, neanche sotto i bombardamenti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino