È risultata positiva al Coronavirus la donna morta in casa nella zona di piazza Carlo III per la quale i familiari avevano lanciato un appello, non avendo potuto trasferire...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ed è la prima vittima nella città di Napoli.
Nelle ultime 24 ore, il videomessaggio di un 43enne aveva scatenato solidarietà e preoccupazione sui social. Luca Franzese, ieri, aveva diffuso le immagini di ciò che stava accadendo nella propria abitazione, in seguito al decesso della sorella Teresa avvenuto il pomeriggio del 7 marzo scorso. «Le istituzioni devono aiutarci siamo da 24 ore chiusi in casa con mia sorella morta» diceva nel video dove chiedeva indicazioni su come comportarsi dal momento che insieme a lui, erano presenti in casa i genitori anziani, un’altra sorella con il marito e le sue due figlie, tra cui una 15enne.
I militari del Nucleo operativo, dunque, intervenuti con i dispositivi di protezione e su disposizione dell’autorità giudiziaria interpellata, hanno affidato la salma ai familiari per il prelievo tramite un’agenzia funebre dotata dei dispositivi di protezione e hanno anche, ordinato la quarantena ad una persona che si era recata in casa dei familiari per girare un video trasmesso tramite facebook. «Stiamo aspettando l’agenzia funebre che sta ultimando le procedure burocratiche per prelevare mia sorella- ha dichiarato Luca Franzese- ci hanno comunicato che faranno il tampone anche a noi che siamo stati con lei in casa, la mia azione è stata spinta solo dalla preoccupazione di non sapere cosa fare. Ci siamo messi subito in isolamento per coscienza e invito tutti i napoletani a fare la massima attenzione sulle misure di prevenzione da adottare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino