L'idea - per ora solo un'idea - è quella di pedonalizzare o trasformare in Ztl anche via Aniello Falcone e l'area di Mergellina. Al di là della...
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Dunque, l'idea è di fare una Ztl in via Aniello Falcone e la questione - secondo il presidente della Municipalità - va approfondita prima di essere messa in atto: «Noi non siamo contrari alle aree pedonali, ma non credo che i residenti del Vomero vogliano questa cosa: ho sentito parlare di questa possibilità della Ztl di via Falcone così come di mobilità alternativa, ma il tutto va discusso». Nella sostanza qual è l'idea progettuale? Fare una Ztl che inizia a piazzetta Madre Teresa di Calcutta fino ai baretti e anche oltre. Un'idea molto sponsorizzata dal comitato dei baretti del posto - vicini all'assessora Alessandra Clemente - molto meno a gran parte dei residenti che già si stanno attrezzando per cercare di arginare l'iniziativa. «Una simile idea - spiega il presidente della commissione Mobilità del Consiglio comunale Nino Simeone - fa rima con paralizzare Napoli. E provocherebbe lo stop di altre categorie commerciali. Per quello che mi riguarda non è una buona idea e io non sono d'accordo». Simeone è categorico: «Non consentirò a nessuno di fare spot elettorali sulla pelle della povera gente. Via Aniello Falcone non è la strada dei baretti, ma è una delle più antiche vie di collegamento tra il Vomero ed il corso Vittorio Emanuele, dove vivono migliaia di cittadini già ostaggio della movida. La Clemente risolva questi problemi, non ne crei altri».
La mitica Mergellina - tra le cartoline più gettonate della città nel mondo - è al centro di un dibattito per il rilancio da molti anni, ma purtroppo non decolla mai. L'idea progettuale in campo, in questo caso, è molto accattivante: prevede lo spostamento degli chalet fino al fronte del mare con la viabilità che arretrerebbe. «Non sono contrario pregiudizialmente - spiega De Giovanni - ma bisogna prevedere parcheggi adeguati. Il trasporto pubblico oggi più che mai non è utilizzabile e non si può pretendere che la gente venga in biciclette per mangiarsi una pizza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino