Coronavirus a Napoli, il cuore dei vigili nei giorni più difficili: medicine agli anziani e code alle Poste

Coronavirus a Napoli, il cuore dei vigili nei giorni più difficili: medicine agli anziani e code alle Poste
È nei momenti difficili che viene fuori il vero animo delle persone e in questi giorni complicati la polizia municipale sta mostrando il suo vero volto. Controlli, tanti e...

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È nei momenti difficili che viene fuori il vero animo delle persone e in questi giorni complicati la polizia municipale sta mostrando il suo vero volto. Controlli, tanti e senza pietà nei confronti di chi va in giro senza motivo, ma anche e soprattutto gesti di cuore, di impegno verso gli altri nel tentativo di dare una mano: momenti che oltrepassano i doveri d'istituto.

 
Agnano, un'auto dei vigli passa rapida nella zona Pendino, uno della pattuglia nota qualcosa che non va. Tornano indietro: scoprono una donna che ha appoggiato le stampelle a un muro e sta singhiozzando, piange disperata. Si fermano le chiedono se ha bisogno di qualcosa. Lei racconta il suo dramma: deve andare in farmacia che le sono finite le medicine ma il pullman non passa e si sta facendo tardi, la farmacia chiuderà e lei resterà senza medicine. I vigili si fanno dare la ricetta, dicono alla donna di andare a casa e di aspettare, vanno loro stessi in farmacia e le portano i medicinali a casa.

Qualche ora prima un'altra pattuglia della zona di Fuorigrotta era stata fermata in strada da un uomo anziano. Affannava, non aveva più forza ma doveva correre a tutti i costi per raggiungere l'ospedale San Paolo e prendere la sua dotazione di farmaci salvavita. Anche in questo caso parole di conforto per l'uomo e breve corsa in ospedale per recuperare i medicinali salvavita da consegnare al cittadino in difficoltà.

Vedere un vigile che tenta di avere la meglio su una fila di automobili è naturale, più difficile vederlo alle prese con una coda di persone. E invece succede che a Piscinola, davanti all'ufficio postale di via del Plebiscito, un agente vede una coda lunga e pericolosa con troppe persone accalcate. Si avvicina alla ressa, chiede alle persone di separarsi, si rende conto che la gestione è difficile perché nessuno vuol perdere la sua posizione. Così l'agente che appartiene all'unità operativa di Secondigliano chiede il permesso al capo di fermarsi un po' lì, si procura un pezzo di carta e inizia a distribuire lui stesso i numeri per entrare nell'ufficio postale. Anche se a voi sembra un gesto piccolo, è una grande dimostrazione: quel vigile ha cercato di tenere separate le persone, e l'ha fatto nell'unica maniera che gli è sembrata possibile.

Scena simile il giorno precedente, venerdì. A corso San Giovanni c'è ressa davanti a una macelleria. La pattuglia entra nel negozio: se lei non riesce a governare la fila chiudiamo tutto. Il macellaio dice che lo farà al più presto ma al momento è solo perché la moglie è andata a badare ai figli ma tornerà appena può. Anche in questo caso i vigili restano lì a presidiare la coda e a tenere distanziate le persone finché non si risolve tutto. Anche in questo caso un piccolo gesto di grande aiuto.

Un bus dell'Anm rallenta davanti a una pattuglia a Barra, l'autista lancia uno sguardo disperato ai vigili: il mezzo è stracolmo e non sa come fare a liberarlo. Il gesto d'intesa è utile. Scatta la paletta: il mezzo viene fermato come per un normale controllo, i vigili scorgono tutta quella gente e fanno sfollare il bus che, finalmente, può ripartire rispettando le norme di sicurezza.

Piazza Medaglie d'Oro, Vomero, anche in questo caso un autista fa cenno a una pattuglia: c'è una donna che è salita a bordo due ore prima e si sta facendo scarrozzare in giro per la città. I vigili salgono, le chiedono cosa fa in giro, lei mostra una busta della spesa; le chiedono lo scontrino, le fanno notare che è di due ore prima, la donna crolla: «Volevo farmi un giretto, che fastidio posso dare?». Per la donna è scattata la denuncia alle autorità sanitarie e dovrà rispettare la quarantena.
 

«Sapete cosa sono questi gesti? Sono la rappresentazione dell'impegno degli uomini e delle donne della polizia municipale di Napoli - l'assessore Alessandra Clemente è emozionata di fronte ad ogni storia che ascolta - io personalmente conosco il valore di queste persone, so che la maggior parte di loro ha scelto questa professione come una missione, e così la interpreta. Ecco, è in momenti del genere che mi sento fiera di essere napoletana e di avere questo corpo di polizia municipale. In tanti ne parlano male, la loro risposta è quella di questi giorni: sono in prima linea, lottano e mostrano un cuore grande, grazie ad ognuno di loro».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino