Tricolori, coperchi delle pentole e musica. Napoli, alle 18, è mille suoni, la gente si affaccia a finestre e balconi per fare rumore contro la paura del contagio. Si...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE L'Iss «verso la sperimentazione del farmaco per l'artrite usato a Napoli»
La musica rimbalza di balcone in balcone, in diverse zone della città, a partire dai Quartieri spagnoli: da Pino Daniele con «Napul'è» di Pino Daniele ad Andrea Sannino con «Abbracciame» e «I ragazzi della Curva B» di Nino D'Angelo.
A Fuorigrotta, ma anche in altri quartieri del capoluogo campano, l'appello circolato ieri su FB è stato raccolto dai cittadini a suon di sirene, tamburelli e stoviglie, le cosiddette «caccavelle», prese a colpi per far rumore, per un breve momento di condivisione e vicinanza nei giorni di isolamento.
Telefonini, tablet, schermi dei computer e casse audio sono stati rivolti verso la strada: insieme si ascolta la musica e si canta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino