Quando in tempi non sospetti era il 26 febbraio chiuse le scuole, in molti lo criticarono. Qualcuno lo prese pure in giro accusandolo di avere manie di protagonismo e di cercare...
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Il primo cittadino, che è anche coordinatore provinciale della Lega di Salvini, ne ha anche per il governatore De Luca: «Sta gestendo male questa fase, ha paura di prendere decisioni impopolari perché ci sono le elezioni». A spingere Catapano a varare l'ordinanza restrittiva sono stati, innanzitutto, i casi di positività al Covid-19 in città. Fino ad ieri, dopo l'esito degli ultimi tamponi, erano trentuno: un numero ragguardevole se si considera che i Comuni vicini viaggiano intorno ai dieci casi e che ci sono ancora un bel po' di tamponi da fare.
Nella cittadina vesuviana c'è preoccupazione ma, allo stesso tempo, sono in tanti a non usare precauzioni, nonostante i controlli di vigili e carabinieri. A pesare sull'escalation di positivi è stato soprattutto il rientro dalle vacanze e dalla Sardegna in particolare. Nel giro di pochi giorni i contagi sono aumentati e allora Catapano si è deciso a obbligare i sangiuseppesi a usare la mascherina tutto il giorno anche all'aperto, ovunque possano crearsi situazioni di assembramento, come le piazze, i parchi, le fermate dei mezzi pubblici, i negozi. Il sindaco ne ha anche per pub, ristoranti, pizzerie, rosticcerie e bar, invitati a usare le tovagliette monouso, a mettere al bando i piatti condivisi per favorire le monoporzioni, a evitare i menù di carta in ogni modo, oltre che a misurare la febbre ai clienti. Per chi non rispetta le regole ci sarà la chiusura del locale da 5 a 30 giorni.
Del resto, San Giuseppe Vesuviano di sera viene frequentato da un bel po' di giovani, che dai centri vicini affollano i locali della città. Catapano fa un appello ai nuclei familiari dei soggetti positivi: «Non possono e non devono uscire di casa, ma restare in isolamento. Nessuna scusa, nessuna lagna. Il codice penale punisce severamente il reato di diffusione colposa o dolosa di epidemia. Chiedo la massima collaborazione, come l'ho chiesta anche alle forze dell'ordine: sono certo che anche questa volta ne verremo fuori».
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Ma il sindaco leghista ce l'ha pure con il presidente della Regione Campania: «De Luca deve triplicare i tamponi. In Lombardia ne fanno 13mila al giorno, più della nostra regione. Eppure la Campania è prima in Italia per casi di covid. Il presidente durante il lockdown ha indossato gli abiti dello sceriffo ed ora, a pochi giorni dalle elezioni comunali e regionali, sembra avere timore di adottare decisioni drastiche». Catapano critica anche la gestione della riapertura delle scuole: «La responsabilità non è solo di De Luca ma in questo caso anche del governo: mancano banchi, insegnanti, manca organizzazione. C'è una precarietà pazzesca». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino