Covid in Campania, ospedali sotto pressione: ecco la mappa dei pochi posti liberi

Covid in Campania, ospedali sotto pressione: ecco la mappa dei pochi posti liberi
Non peggiora, ma va sempre maluccio, la Campania sul fronte SarsCov2. I casi scendono da 431 a 395 ma la percentuale dei positivi rispetto ai tamponi è sempre alta: 7,8%...

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Non peggiora, ma va sempre maluccio, la Campania sul fronte SarsCov2. I casi scendono da 431 a 395 ma la percentuale dei positivi rispetto ai tamponi è sempre alta: 7,8% contro l'8,8 del giorno prima (quasi il triplo della media nazionale). Due decessi, quattro terapie intensive occupate in più e ben 25 ricoveri da aggiungere per un totale di 535 malati ricoverati negli ospedali campani, il valore più alto dal 29 aprile. Accendiamo i fari sul fronte ospedaliero: un certo stress è innegabile. Già diverse volte il 118 ha dovuto trasferire pazienti napoletani in altre province. La Regione però assicura che è tutto sotto controllo: i posti letto di degenza sono 555 mentre quelli occupati 463 (a cui vanno aggiunti altri 25 nelle ultime 24 ore) per un totale di 488 e la dotazione prevista per la Fase C, a massima intensità epidemica (977 unità) sarà completata entro 48 ore. L'indicazione ai manager è in realtà di andare anche oltre laddove necessario, senza però fornire ulteriori piani di rete e trascurando il fronte delle cure domiciliari.



Andiamo con ordine: quanti sono i posti letto programmati nella fase C? Quanti quelli attivi o ancora da attivare. Quanti quelli occupati e ancora liberi? Rispetto alla dotazione massima di 977 posti letto (563 di degenza, 204 di subintensiva e 210 di rianimazione) tralasciando le rianimazioni (l'unità di crisi indica che sono ancora disponibili 92 posti su 47 occupati) accendiamo i fari sulle degenze.
 


Entriamo nel dettaglio: al Cotugno i 144 posti programmati (16 di rianimazione, altrettanti di subintensiva, 112 di degenza) sono tutti attivi ma c'è posto solo in rianimazione. Al Covid dell'ospedale del mare su 68 posti programmati (12 di rianimazione, 8 di subintensiva e 48 di degenza) 40 sono attivi e una manciata liberi in rianimazione e sub intensiva. Al Loreto su 70 posti programmati (10 di Rianimazione, 20 di sub intensiva e 40 di degenza) ne sono attivi 50 (tutti occupati) e per i 20 di rianimazione si aspetta perché per ora non servono. Al Cardarelli, per esigenze interne, sono 16 i posti Covid previsti ma il manager li ha raddoppiati e sono quasi tutti occupati. In pronto soccorso ieri c'erano 8 sospetti. Alla Federico II sono 39 i programmati (20 di intensiva, 9 di subintensiva e 10 di degenza) a cui ne vanno aggiunti i 4 per le gravide e altrettanti pediatrici. Ne sono in funzione 27 (19 in malattie infettive di cui 16 occupati e otto devoluti a rianimazione e subintensiva, di cui due occupati). Il policlinico della Vanvitelli: sono programmati 30 posti (6 di intensiva, 12 di subintensiva e altrettanti di degenza. Ne sono attivi 11 occupati per metà. Altri 10 di subintensiva sono in allestimento. Per quelli di intensiva c'è da attendere la ristrutturazione. Passiamo all'ospedale di Pozzuoli: qui i posti programmati sono 15 (4 di rianimazione, 11 di subintensiva e nessuno di degenza). Ne sono attivi in totale 14 e tutti occupati. A Frattamaggiore sono previsti 5 di subintensiva attivi e tutti pieni. La Asl ne ha messi in funzione altri 5 anche questi occupati. Al Rizzoli di Ischia sono 6 i posti programmati (2 di rianimazione e 4 di degenza ordinaria), saranno attivi entro questa settimana. Per concludere c'è il Covid di Boscotrecase: a pieno regime gli 87 posti previsti (13 di rianimazione, 20 di subintensiva e 54 di degenza ordinaria) di cui 76 occupati e 11 liberi (solo in rianimazione). La Asl è già passata alla fase 4: entro la fine di ottobre attiverà altri 50 unità.
 


Al Moscati di Avellino sono 78 i posti letto Covid progettati per la fase C (20 di rianimazione, 28 di sub intensiva e 30 di degenza ordinaria). Finora era impegnato solo il reparto di malattie infettive dell'ospedale con 13 unità, tutti occupati. Da ieri i malati sono stati trasferiti nella palazzina Covid (ex intramoenia) che di posti ne dispone 52. (Quindi 39 sono liberi). Per arrivare a 78 ne mancano all'appello 26 che potrebbero essere ricavati all'interno del corpo ospedaliero principale attingendo ai 13 appena liberati e ai reparti intensivi ma le attività ordinarie ne risentirebbero. Passiamo al Rummo di Benevento: qui sono previsti 50 posti (12 di intensiva, 18 di subintensiva e 20 ordinari). Il management già si è spinto oltre attivandone 60 di cui il 50 per cento occupati. Ad Ariano Irpino sono previsti 43 posti letto Covid (13 di Intensiva, 10 di subintensiva e 20 di degenza). Sono tutti da attivare con lavori di ristrutturazione. Entro il 10 ottobre ne saranno pronti 33 (7 di terapia intensiva, 10 di sub intensiva e 16 ordinari). Gli altri 10 sono in corso d'opera.



Il Covid modulare del San Sebastiano di Caserta prevede 24 posti, tutti di rianimazione, è pronto e in fase di collaudo. Per Maddaloni sono previsti 76 unità (8 di intensiva, 28 di semintensiva e 40 di degenza ordinaria). Ne sono attivi 85 (15 in rianimazione, 30 in subintensiva e 40 di degenza ordinaria di cui 56 occupati (due in rianimazione). Per finire c'è Salerno: Il Covid modulare del Ruggi con 24 posti di Terapia intensiva è pronto e in fase di collaudo. Al Da Procida sono invece previsti ben 116 posti (8 di intensiva, 6 di subintensiva e 102 di degenza ordinaria). Ne sono per ora attivi 14 tutti occupati e in apertura altri 30. Infine Scafati: qui sono programmati 56 posti (8 di intensiva, 4 di subintensiva e 44 di degenza) ma l'azienda ha attivato un'altra ala di 16 posti letto portando la ricettività totale del plesso a 77 unità (inclusi i tre posti del Pronto soccorso). Ne socio occupati 61 ma è in fase di trasloco la subintensiva dal primo al terzo piano per fare posto ai dializzati. Da stamattina il plesso potrà accogliere nuovi pazienti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino