Sarà suonato strano, per chi non ha una casa, sapere che tutti sono invitati a starci dentro. Tra le vittime del Coronavirus i senzatetto: la psicosi aveva già...
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Il movimento cattolico fondato nel 1968 da Andrea Ricciardi è tra i pochi, insieme alla Croce Rossa e alle azioni autonome di alcune parrocchie, a continuare a prestare servizio di distribuzione pasti, coperte e vestiti. Seguono un protocollo base: massimo due volontari, muniti di mascherina, portano il necessario nei punti dove gli “amici di strada”, come li definiscono, trascorrono giornate e notti. La galleria Principe di Napoli, nel lato che guarda il Museo archeologico. L’uscita secondaria delle Poste su via Monteoliveto. La stazione, i parchi di via Marina, e tanti altri posti.
«Loro sono per lo più spaventati ma capiscono il momento.
Anche i posti letto e le mense sono in difficoltà. In tutta Napoli i senzatetto sono 1500, i dormitori ne possono ospitare neanche 300, dunque già normalmente non c’è spazio per tutti. In questi giorni il personale ruota all’essenziale e le difficoltà aumentano: Il Comune ha sanificato i dormitori pubblici, fornito le mascherine al personale e i servizi stanno andando avanti, ma per chi non dorme dentro è dura. Intanto, dalla Comunità di Sant'Egidio Napoli arriva l'appello ad “aumentare, nel rispetto del nuovo decreto, il monitoraggio di anziani, senza dimora, persone con disabilità, che sono i soggetti più a rischio in questi giorni. Per vincere il contagio e la paura c'è bisogno di più solidarietà" scrivono. I volontari fanno sapere che continueranno a visitare le persone che vivono per strada portando loro non solo il cibo ma anche prodotti utili per proteggersi dal contagio (come liquidi igienizzanti e fazzolettini per disinfettarsi). Chi vuole può contribuire preparando pasti oppure raccogliendo generi utili, dagli alimentari ai gel disinfettanti e fazzoletti di carta. Per tutti questi motivi in queste ore, in contemporanea alla campagna #iorestoacasa, anche a Napoli è stato lanciato anche l’hashtag #vorreirestareacasa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino