Coronavirus a Napoli, caos scuola: 152mila banchi arriveranno solo a ottobre

Coronavirus a Napoli, caos scuola: 152mila banchi arriveranno solo a ottobre
«Sulla scuola c'è una distanza enorme tra parole e realtà. A oggi la situazione non è tale per aprire il 14 settembre. All'inizio della prossima...

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«Sulla scuola c'è una distanza enorme tra parole e realtà. A oggi la situazione non è tale per aprire il 14 settembre. All'inizio della prossima settimana prenderemo la decisione definitiva». Dopo il vertice a Palazzo Santa Lucia, il presidente Vincenzo De Luca conferma anche sui social lo slittamento della riapertura dell'anno scolastico in Campania, aggiungendo: «Stiamo cercando di fare arrivare più materiale possibile, ovvero banchi, strumenti igienico sanitari, risorse per aprire in sicurezza. Se avessimo deciso qualche settimana fa di ritardare l'apertura, qui in Campania non sarebbe arrivato un bel niente». Conformarsi alla data nazionale del 14 settembre proposta dal ministro Azzolina era, quindi, una strategia per non rischiare di rimanere senza materiale necessario alla ripartenza della scuola, soprattutto perché da troppi anni i fondi assegnati al Sud rimarcano un gap con il Nord che in questo frangente si sta rivelando deleterio. In cima alla lista delle priorità ci sono banchi singoli e sedute innovative (ossia il monoblocco sedia più banchetto con rotelle) poiché i dirigenti scolastici hanno pianificato i distanziamenti di un metro tra uno studente e l'altro basandosi sulla presenza di questo materiale. La distribuzione in Campania, pari a circa 152mila banchi monoposto, è iniziata solo giovedì nel casertano e si completerà la settimana prossima: ma il fabbisogno regionale sarà completato entro il 24 settembre? Per molte scuole, è la previsione che viene fatta, bisognerà attendere ottobre inoltrato.


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IL FABBISOGNO
Circa la necessità di banchi singoli, lo stesso commissario straordinario all'emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha sottolineato che ci sono «delle asimmetrie, legittime, nelle richieste delle regioni: l'Emilia-Romagna ha chiesto il 15 per cento di banchi nuovi rispetto alla popolazione scolastica, il Veneto il 14, la Campania il 61 e la Sicilia il 69». Dei due milioni e mezzo di banchi ordinati, alla Campania ne spetterebbero quindi poco più di 152mila (da sommare alle sedute innovative), con consegne che dureranno fino alla fine di ottobre. Da giovedì sono iniziate le consegne di quasi 1.500 banchi a Casal di Principe e per ora non spuntano altre date, neanche per Napoli e provincia, dove le esigenze sono assai forti. Qualche esempio? Servono 900 banchi monoposto all'Istituto Pagano-Bernini, 160 al liceo Pansini e al Sannazaro, 200 al 3° Circolo Didattico De Amicis, 140 alla Belvedere, 500 al liceo Mercalli, 300 alla Tito Livio, 800 al liceo Umberto, 100 al liceo Vittorio Emanuele II-Garibaldi, 100 al'Ic Alpi-Levi, 400 all'Isis Archimede, 60 all'Ic Russolillo, 120 all'Ic Madonna Assunta, 690 al Righi, 500 monoposto e 280 sedute innovative al liceo Sbordone.

GLI SPAZI E I TRASPORTI

Gli altri nodi sono spazi e trasporti e alcune novità arrivano dal Comune di Napoli. Il Servizio Tecnico Scuole e il Servizio Demanio e Patrimonio stanno ricercando per locazione temporanea spazi idonei a ospitare alunni delle scuole del primo ciclo, avvalendosi dei fondi assegnati dal Ministero dell'Istruzione. L'amministrazione comunale invita quindi i proprietari di beni immobili a inviare entro il 10 settembre la propria disponibilità per concedergli in locazione, a uso temporaneo per l'anno scolastico 2020/2021, immobili idonei a uso scolastico come aule residuali in scuole private e paritarie, spazi ludici o teatrali, cinema, sale convegno. Sempre ieri, sul tema ripresa scolastica, sindaco, assessori competenti e segretari generali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil si sono confrontati sul tema trasporti e sicurezza. All'assessore Annamaria Palmieri il compito di inviare una nota alle scuole per conoscere gli orari di ingresso e uscita per meglio organizzare i servizi di mobilità, mentre in un ulteriore appuntamento saranno affrontati tutti i temi relativi alla necessità di evitare gli orari di punta, inevitabile fonte di rischio, con una efficace politica di mobilità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino