Cucire non è il suo mestiere, ma ha imparato in fretta ed è diventata la «sarta delle mascherine». E così, chiusi gli uffici nei quali lavora per...
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La macchina per cucire che utilizzava si è bloccata e non c'era la possibilità di mandarla in assistenza, ma Rita non ci ha pensato su due volte: non poteva né voleva fermarsi. E ne ha acquistata una nuova su Amazon. Appena arrivata, ha ripreso subito a cucire. «Mi ha contattata un poliziotto e mi ha chiesto un aiuto - racconta Rita - Ho fatto quello che potevo e poi ho chiesto io una mano a lui». Già, perché a Rita occorreva materiale per realizzare altre mascherine. Ha contattato il suo tappezziere, Carmine Bifulco, il cui negozio si trova a Casavatore, in provincia di Napoli, che si è detto disponibile a darle le stoffe, l'unico problema era la consegna. «Carmine vive a Somma Vesuviana, il negozio era chiaramente chiuso e lui non poteva spostarsi - dice - Così ho telefonato al poliziotto, gli ho spiegato la storia e loro ci hanno dato una mano».
Il Mattino