È un «quadro sconsolante» quello delle gestioni pubbliche in Campania «ampiamente permeate da inefficienze, disservizi, sprechi, cattiva organizzazione e...
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Sciascia spiega che «nell'ambito del settore pubblico è preminente l'esigenza di mantenere anche e soprattutto i sistemi finanziari nella legalità con il rispetto della veridicità dei bilanci, mentre continuano ad emergere casi di sospetta falsificazione di bilanci e consuntivi». Secondo il vertice della magistratura contabile campana è necessario ridurre i costi della politica procedendo «con decisione a un saggio taglio a benefit, di eliminazione di ingiustificate e ingiustificabili prebende, collegate alle funzioni amministrative, e di spese per nulla produttive né utili, come spesso avviene con aziende regionali e società partecipate, nonché con consulenze e assunzioni di comodo, avvertite come dannose dalla cittadinanza, nonché ad una oculata gestione dei fondi rimessi ai gruppi consiliari regionali e comunali per l'esercizio delle loro funzioni istituzionali».
In particolare, è di circa due milioni e mezzo di euro il danno quantificato dalla Corte dei Conti in relazione alla «gestione di fondi pubblici da parte dei gruppi consiliari regionali per le più varie spese». «Casi analoghi - scrive il presidente Michael Sciascia - si sono iniziati a riscontrare anche a livello comunale, in ordine a spese illegittime disposte dai gruppi consiliari di Cava dèTirreni».
Il Mattino