Covid a Napoli, focolaio al Comune: ​un positivo nello staff del sindaco Manfredi

Covid a Napoli, focolaio al Comune: un positivo nello staff del sindaco Manfredi
Servizi essenziali a rischio per l’esplosione della pandemia. L’allarme l’ha lanciato il primo gennaio il sindaco Manfredi, ma nei corridoi di palazzo San...

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Servizi essenziali a rischio per l’esplosione della pandemia. L’allarme l’ha lanciato il primo gennaio il sindaco Manfredi, ma nei corridoi di palazzo San Giacomo e di tutte le altre sedi comunali, la questione tiene banco ormai da giorni, anche perché nel novero dei contagiati rientra anche una persona dello staff del sindaco. 

Già alla vigilia del capodanno un comunicato congiunto dei sindacati Cisl e Csa chiedeva interventi immediati agli Amministratori per riattivare al più presto le procedure di smart working di fronte all’aumento esponenziale dei contagi all’interno dell’amministrazione: «Chiediamo, ancora una volta, che venga da subito attivata una modalità di lavoro agile, laddove sia possibile, senza tardare ancora, al fine di prevenire i contagi e lo svuotamento degli uffici - è scritto nel comunicato a firma di Agostino Anselmi e Giuseppe Ratti di Cisl e di Franca Pinto e Roberta Stella per Csa -. Quasi tutti gli enti hanno ricercato ed attuato modalità di lavoro agile “tampone” per questo momento di passaggio dalla fase emergenziale a quella ordinaria. Cosa stiamo aspettando? Che gli isolamenti fiduciari ed i contagi siano così tanti da bloccare la macchina comunale? Anche oggi ripetiamo: si deve fare tanto e presto».

Nessuna possibilità di fraintendimento la richiesta è chiara, contromisure adeguate alla diffusione del virus, perché gli stessi lavoratori si rendono conto che tutt’intorno a loro c’è una diffusione esplosiva del virus.

Ieri abbiamo analizzato la questione del trasporto pubblico, dove il 20% degli addetti è fermo per contagio o quarantena; ci siamo soffermati anche su vigili, tra i quali si registrano 83 contagi, e sull’Asìa della quale leggete in questa stessa pagina anche oggi. Ma è l’intera macchina comunale a rischiare di andare in crisi a causa del virus. C’è preoccupazione negli uffici comunali, da quelli del servizio tesoreria a quelli della gestione multe a tutte le strutture delle municipalità: «Negli ultimi giorni del 2021 abbiamo registrato una media di dieci contagi al giorno nella macchina comunale - Agostino Anselmi di Cisl FP parla con preoccupazione - se si va avanti a questo ritmo, senza nessuna misura di contrasto, basteranno un paio di settimane per dire addio a tutti i servizi essenziali garantiti dal Comune».

C’è particolare attenzione su due figure professionali, gli assistenti sociali e i messi comunali. Si tratta di lavoratori che hanno strettissimo contatto con i cittadini: entrano in tante case, si confrontano con moltissime persone, poi tornano agli uffici per completare il loro lavoro. Pochi i controlli sugli addetti di entrambi i servizi, che in maggioranza rispettano alla lettera tutte le norme anti contagio ma, evidentemente, sono più a rischio di tutti gli altri. 

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La questione è particolarmente cara ad Agostino Anselmi che ha inviato una dura nota a Palazzo San Giacomo: «Non può essere accettata l’indolenza che caratterizza alcuni servizi in materia di controllo del fatto che i propri dipendenti abbiano fatto il vaccino o utilizzino i tamponi nei modi disciplinati dalla legge. Da tempo denunciamo che al servizio “messi” ben due dipendenti risulterebbero mai vaccinati, senza che siano controllati almeno nella effettuazione dei tamponi. È gravissimo anche quanto riportato da molti dipendenti, costretti a lavorare nella costante preoccupazione di eventi infettivi determinati dalla contestuale presenza in locali piccoli, e spesso con tanta gente, di dipendenti mai vaccinati. Di certo il Comune di Napoli non brilla per qualità della pulizia e dell’igiene, ma aggiungere altri elementi di possibili infezioni, viola la legge ed è inconcepibile con il dramma che vive il Paese. Chiediamo con urgenza una verifica che certifichi la veridicità di quanto denunciato e ponga fine ad atteggiamenti che sono persino offensivi per i lavoratori».

Non solo negli uffici distaccati, anche nei corridoi di Palazzo San Giacomo il virus corre. Dall’interno spiegano che, soprattutto al secondo piano, ci sarebbero evidenti segnali di focolai in atto. Nel frattempo è scattato l’allarme anche nella ristretta cerchia dei collaboratori diretti del sindaco Manfredi. Una persona che fa parte dello staff del primo cittadino è risultata positiva a un controllo e adesso è in isolamento, contagiata, con una forma fortunatamente lieve di Covid-19.

Per Gaetano Manfredi nessuna necessità di quarantena perché il sindaco non avrebbe avuto contatti recenti diretti con il contagiato. Nello staff, però, qualcuno è stato in stretta vicinanza con la persona contagiata e attualmente un ristretto gruppo di persone si è sottoposto a una quarantena preventiva. 

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Il Mattino