Covid a Napoli, Ospedale del Mare pieno e pazienti bloccati in corsia

Covid a Napoli, Ospedale del Mare pieno e pazienti bloccati in corsia
Ricoverati per Covid in pronto soccorso nell'attesa dei posti letto. È successo all'Ospedale del Mare dove tre degenti da trasferire nei reparti di sub intensiva...

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Ricoverati per Covid in pronto soccorso nell'attesa dei posti letto. È successo all'Ospedale del Mare dove tre degenti da trasferire nei reparti di sub intensiva hanno dovuto aspettare due giorni per la carenza di disponibilità nel presidio di Ponticelli, negli ospedali napoletani e, più in generale, nelle strutture ospedaliere regionali. Da più di una settimana, la sproporzione tra l'aumento dei ricoveri per Covid e l'effettiva quantità di posti letto attivi, sta mettendo in difficoltà la rete dell'assistenza ospedaliera. Il rischio è quello di rallentare i trasferimenti e intasare nuovamente le aree dei pronto soccorso attrezzate per accogliere solo temporaneamente i casi sospetti di Covid. La necessità di potenziare e ripristinare la ricettività dei presidi attrezzati per questo fabbisogno, è l'emergenza del momento e lo dimostra il provvedimento intrapreso dall'Unità di Crisi che, lunedì, ha disposto l'attivazione, entro 24-48 ore, di nuovi posti letto Covid.

Ieri mattina, nell'area sospetti Covid del pronto soccorso dell'Ospedale del Mare, si trovavano otto pazienti, di cui cinque in attesa di ulteriori tamponi per gli accertamenti e tre in attesa, da due giorni, per il trasferimento nei reparti di subintensiva. Per questi ammalati, nonostante le cure e l'adozione della ventilazione forzata tra le mura del pronto soccorso, non è stato facile reperire posti letto che mancavano all'interno del presidio di Ponticelli ma anche nella rete dei ricoveri cittadina e regionale. In pratica, fino a ieri, nel tardo pomeriggio, l'Ospedale del Mare aveva a disposizione solo 9 posti letto ordinari Covid nell'ex reparto di Day surgery, riconvertito qualche tempo fa e, anche tra la rete cittadina ospedaliera, non c'erano disponibilità in subintenisva a differenza dei reparti ordinari e di Terapia Intensiva che invece, a Napoli, offrono ancora un margine di accoglienza. Negli ultimi due giorni, la centrale operativa territoriale del 118, a Napoli, ha dovuto fronteggiare non poche difficoltà per i trasferimenti dei pazienti Covid da subintensiva ma, più in generale, si è registrata una criticità nel reperimento dei posti letto per la cura del virus, a qualsiasi livello di assistenza. La situazione si è sbloccata ieri, nel tardo pomeriggio, con l'attivazione di più di 22 disponibilità di degenza subintensiva nei presidi ospedalieri di Scafati e Maddaloni e, quasi in contemporanea, l'attivazione dei nuovi posti nel presidio di Ponticelli. All'Ospedale del Mare, sono stati resi operativi 39 posti letto ordinari, 8 di subintensiva e 24 posti in Terapia Intensiva, suddivisi tra il reparto di Medicina e le strutture modulari. Per l'attivazione dei posti a Ponticelli, sono stati trasferiti 10 infermieri dalla Rianimazione del San Giovanni Bosco e sono in corso gli interpelli per richiamare all'Ospedale del Mare più risorse possibili. 

Nella tarda serata di ieri, dopo i trasferimenti avvenuti all'Ospedale del Mare, c'erano 10 pazienti in Medicina Covid, 5 nelle strutture modulari e ancora 6 pazienti nell'area sospetta dell'osservazione breve al pronto soccorso. Nonostante il potenziamento della ricettività del presidio che, in ogni caso, diventerà effettiva con l'altrettanto potenziamento sul fronte del personale ospedaliero, per cui si attendono unità infermieristiche e mediche, c'è un altro problema da prendere in considerazione e da monitorare tra le mura del presidio di Ponticelli così come in tutti gli altri presidi. Anche questo è un fenomeno collaterale ai ricoveri per Covid che sta registrando una crescita, seppure ancora molto lieve. Si tratta dei ricoverati positivi al Covid come è avvenuto in Oncologia, all'Ospedale del Mare, dove sono stati rilevati due contagiati su un totale di 10 ricoverati. Da lunedì, nel reparto è stato attivato subito il protocollo di sicurezza, riducendo i posti i letto di tre unità per isolare tutti i degenti e tamponarli con frequenza quotidiana. 

Non è stato necessario bloccare i ricoveri, né modificare l'assistenza oncologica che ha continuato a funzionare regolarmente a regime ordinario. Anche nel reparto di Neurochirugia, sempre a Ponticelli, è stata isolata una paziente positiva al Covid e in tutti i reparti del presidio continuano i monitoraggi dei degenti e del personale sanitario che vengono sottoposti regolarmente ai tamponi di sorveglianza sanitaria. 

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Il Mattino