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I detenuti vaccinati in Campania ad oggi sono 4848 su una popolazione di 6570 (il 74% del totale). Si sono vaccinati anche 33 giovani di Nisida ed Airola e 52 su 54 detenuti del carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. A Poggioreale 1143 detenuti su 2124, a Secondigliano 973 su 1082, al carcere femminile di Pozzuoli 132 detenute su 144. Ed ancora al carcere di Benevento 305 detenuti su 352, ad Avellino 383 su 430, mentre a Salerno 259 su 401.
Dati forniti dal garante dei detenuti Samuele Ciambriello. «Il carcere - sottolinea Ciambriello - è una comunità dolente che accomuna agenti, operatori, volontari e ristretti, spesso in grado di insegnare a chi sta fuori senso di sacrificio, responsabilità e speranza di riscatto. È un luogo di comunità nel quale il benessere di ciascuno alimenta quello di tutti.
«Sono grato - conclude - alle strutture sanitarie per il lavoro che hanno fatto e stanno facendo, anche utilizzando il codice Stp (stranieri temporaneamente presenti) per far vaccinare tantissimi immigrati e tanti detenuti senza documenti, presenti nelle carceri. Le clausure imposte dal Covid19 hanno alimentato nelle carceri ansie, paure, forme di autolesionismo. Ne esce fuori un mondo molto spesso dimenticato, a volte rimosso, forse considerato marginale, ma che a ben pensarci rappresenta lo specchio dei vizi e delle virtù della nostra società».
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