Covid a Napoli: blitz al matrimonio al Vomero, invitati sgomberati dai vigili

Covid a Napoli: blitz al matrimonio al Vomero, invitati sgomberati dai vigili
Finché sono rimasti dentro la chiesa nessuno s’era accorto di loro, quando, però, gli invitati a un matrimonio si sono sistemati davanti al portone, in attesa...

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Finché sono rimasti dentro la chiesa nessuno s’era accorto di loro, quando, però, gli invitati a un matrimonio si sono sistemati davanti al portone, in attesa dell’uscita degli sposi, l’assembramento è diventato eclatante. Del resto quando ci si sposa in una basilica che si trova al centro del Vomero è impossibile immaginare che nessuno se ne accorga. E infatti se ne sono accorti gli agenti della polizia municipale, che sono immediatamente intervenuti.



I due giovani si sono uniti in matrimonio sabato pomeriggio nella basilica di San Gennaro ad Antignano, storica chiesa vomerese che si trova al centro fra piazza Bernini e piazza degli Artisti. Le disposizioni sanitarie, ovviamente, autorizzano le cerimonie religiose, compresi i matrimoni; c’è, però, l’obbligo di rispettare il numero minimo di partecipanti, che varia a seconda dei luoghi ma che, comunque, non può superare le trenta unità, compresi gli sposi. 

L’affetto per quei ragazzi, invece, ha trascinato in chiesa molte più persone di quelle consentite e per la polizia municipale è stato inevitabile intervenire. Una pattuglia è passata dinanzi alla chiesa e ha intuito quel che stava accadendo; Gli uomini dell’unità operativa Vomero, al comando del capitano Gaetano Frattini, allora hanno chiesto il supporto di un’altra pattuglia e sono tornati dinanzi alla chiesa proprio nel momento in cui gli invitati stavano aspettando gli sposi dinanzi al portone. Impossibile esimersi dal chiedere lo sgombero di un assembramento fin troppo evidente.

Gli agenti si sono presentati fra le persone vestite a festa e hanno invitato tutti a mantenere il corretto distanziamento, Hanno tentato di evitare iniziative troppo vistose per non mettere in difficoltà gli sposi che, sorridenti, stavano per uscire e s’aspettavano sorrisi e applausi.

Non c’è stato bisogno di interventi severi. All’arrivo dei vigili gli stessi invitati hanno capito, si sono allontanati e hanno chiesto agli agenti di non rovinare quel momento di festa per gli sposi. La polizia municipale è rimasta sul posto finché l’assembramento non è stato sciolto; era lì anche nel momento in cui gli sposi sono usciti, si aspettavano la piccola folla festante ma hanno trovato solo i parenti strettissimi perché gli altri erano già lontani, per evitare tensioni e caos.

Solo qualcuno è stato identificato perché non ci sono stati momenti di difficoltà e l’assembramento è stato immediatamente sciolto alla prima richiesta degli agenti. Resta, però, il dubbio sulla condotta degli stessi sposi che potrebbero essere multati per aver organizzato un evento pieno di ospiti, evenienza vietata dalle norme. 

Insomma, per adesso i nomi ci sono tutti, anche quelli di molti ospiti e la questione viene esaminata con attenzione dalla polizia municipale che nella giornata di oggi effettuerà puntuali verifiche per comprendere com’è andata la vicenda. 

Gli sposi non sono stati identificati mentre lasciavano la chiesa nei loro abiti nuziali, sarebbe stato un atto eccessivo in un giorno importante per due persone che si amano. I loro nomi verranno acquisiti nella giornata di oggi dai registri ufficiali della chiesa; poi verranno contattati e convocati e invitati a offrire la loro versione dei fatti sulla folla “proibita” durante la cerimonia.

Per avere definitiva contezza della vicenda si cercano anche tracce “social” degli interni della basilica di San Gennaro ad Antignano, durante il matrimonio. Se fosse accertata una presenza eccessiva di persone anche all’interno (i vigili possono testimoniare gli assembramenti solo all’esterno della chiesa), allora potrebbe essere chiamato in causa anche il sacerdote che ha officiato il rito senza pretendere le misure di restrizione degli accessi che sarebbero imposte dalle norme per evitare il contagio.

Insomma, per adesso la questione è ancora in fase di studio perché la polizia municipale cerca di evitare fughe in avanti che potrebbero condurre a contravvenzioni non corrette o in qualche modo contestabili. Solo dopo aver accertato tutti i dettagli si procederà alla contestazione ufficiale.  Sposi e invitati non sono stati seguiti sopo la cerimonia: non è possibile sapere se hanno festeggiato in maniera “ristretta” come prevedono le norme.  

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Il Mattino